
Ancora una volta ingannati dai social. Sono stati smascherati proprio dai video pubblicati in rete alcuni ragazzi di Reggio Emilia che si sono vantati delle proprie scorribande.
La banda ha bloccato la porta d’ingresso di un supermercato della città rovistando tra gli scaffali e impedendo ai clienti, per qualche minuto, di entrare e uscire dalla struttura, poi ha bloccato un autobus ad una fermata della città emiliana, riprendendo tutto con un cellulare prima di rilanciare le immagini su Tik Tok, uno dei social media più amati dai giovani.
Protagonisti della vicenda che, risale allo scorso 22 gennaio, alcuni ragazzi, individuati dalla Polizia – come riporta la stampa locale di Reggio Emilia – proprio grazie al video pubblicato online e intitolato ‘A normal day at the office’. Per quelle gesta 10 giovani sono stati denunciati alla Procura e 13 sono stati sanzionati per violazione delle norme anti-Covid perché senza mascherine e non distanziati, come richiesto dalle norme anti-contagio.
L’analisi del filmato ha permesso di muovere le accuse di violenza privata consumata in un supermercato e di interruzione di pubblico servizio, per aver costretto l’autista di un autobus del trasporto pubblico a fermarsi. Due dei giovani – scrive la stampa reggiana – avevano già ricevuto un cosiddetto ‘Daspo urbano’ mentre altri due erano stati ammoniti oralmente dal Questore. Dopo il video, sono stati emessi altri quattro Daspo e altri due ragazzi sono stati ammoniti.