Per la prima volta nella storia (da quando esistono le classifiche computerizzate) il tennis italiano ha due giocatori fra i primi dieci del mondo. A Matteo Berrettini (entrato prepotentemente in Top Ten a novembre 2019: quarto azzurro nell’Era Open a riuscirci), primo italiano di sempre a raggiungere la finale a Wimbledon, che si conferma sulla settima poltrona vedendo ridursi a 382 i punti di distanza dal russo Andrey Rublev sesto, si aggiunge Jannik Sinner, che grazie alla semifinale a Vienna scala altri due gradini portandosi al nono posto (best ranking). Il ragazzo di Sesto Pusteria fa il suo ingresso nell’elite mondiale a 20 anni e due mesi: solo Nadal, Djokovic e Murray erano più giovani la loro prima volta in top ten (Federer invece aveva sette mesi più dell’azzurro).
Quattro passi indietro (scadono i punti della finale di Vienna 2020) per Lorenzo Sonego, al 27° posto, e uno per Fabio Fognini (37°). Avanza due posizioni Gianluca Mager, adesso al 66° posto (eguagliando il suo record personale), subito davanti a Lorenzo Musetti, stabile al numero 67. In progresso di due posizioni Stefano Travaglia (81°) e di tre Marco Cecchinato (92°), mentre perde tre posti Andreas Seppi, ora appena fuori dalla Top 100 (n.101).
1 Novak Djokovic (SRB) 10340 punti 2 Daniil Medvedev (RUS) 9540 3 Stefanos Tsitsipas (GRE) 7840 4 Alexander Zverev (GER) 7180 5 Rafael Nadal (SPA) 5635 6 Andrey Rublev (RUS) 5150 7 Matteo Berrettini (ITA) 4768 8 Casper Ruud (Norvegia) 3670 9 Jannik Sinner (ITA) 3395 10 Hubert Hurkacz (Polonia) 3366.