Daniele De Rossi, dopo aver vinto l’Europeo da membro dello staff Azzurro, a malincuore lascia la Nazionale di Roberto Mancini. L’ex capitano della Roma racconta la sua esperienza, gli aneddoti, i momenti salienti e le sue motivazioni in un intervista al settimanale Sportweek che uscirà domani. E non mancherà un commento sul club giallorosso e sull’arrivo di José Mourinho.
Della parentesi Azzurra restano impresse alcune immagini, come quando DDR si scalda con i giocatori prima della finale, oppure nel momento in cui ha preso sulle spalle Spinazzola infortunato per portarlo sotto la curva, o ancora, quando nello spogliatoio ha festeggiato con gli azzurri tuffandosi su un tavolo. Ora c’è spazio per una nuova avventura, come lui stesso racconta. Ecco un’anteprima delle sue dichiarazioni.
“È stata una scelta difficile perché mi sono trovato splendidamente con tutti. Io ho dato loro forse l’uno per cento e loro in cambio mi hanno permesso di vivere un’esperienza indimenticabile. Sarò sempre debitore verso la Nazionale. Però ho chiaro cosa voglio fare: allenare. E per quanto possa sembrare strano, visto che ho solo 38 anni e non mi sono mai seduto in panchina, mi sento pronto. Allenare la Roma? Avverrà quando me lo sarò meritato, ma non è un’ossessione. Totti? Spero possa tornare.”