
Maurizio Di Marzio è stato scarcerato a Parigi. L’ex terrorista delle Brigate Rosse, sfuggito all’operazione “Ombre Rosse” di fine aprile, era stato arrestato ieri mattina (19 luglio) nella capitale francese. L’Italia ne ha chiesto l’estradizione.
Oggi, secondo fonti vicine al dossier, è stato rimesso in libertà dalla giustizia francese, ma resta “sotto controllo giudiziario”, che implica il divieto di uscire dal territorio della Francia, con ritiro del passaporto e obbligo di firma in commissariato a Parigi.
Il nome di Di Marzio, 59 anni, è legato all’attentato del 1981 al dirigente dell’ufficio provinciale del collocamento di Roma Enzo Retrosi e al tentato sequestro del vicecapo della Digos della capitale Nicola Simone il giorno della Befana del 1982. L’uomo deve scontare un residuo di pena di 5 anni e 9 mesi di reclusione per banda armata, associazione sovversiva, sequestro di persona e rapina.
Di Marzio era già stato arrestato in Francia nel 1994, sempre su richiesta dell’Italia. Nonostante fosse stato espresso parere favorevole all’estradizione, non fu mai firmato alcun decreto, in virtù della Dottrina Mitterrand. L’uomo ha aperto a Parigi il ristorante italiano Baraonda, dove lavorava anche Alimonti, uno degli ex terroristi fermato lo scorso aprile.