È ufficiale. La Camera dei Deputati ha approvato ieri, mercoledì 23 giugno, il disegno di legge che abolisce l’esame di Stato per l’accesso alle professioni per i laureati in Farmacia, Odontoiatria, Veterinaria e Psicologia. Per il corso di laurea in Medicina, la laurea era già stata resa abilitante durante l’emergenza Covid-19.
L’idea di fondo della riforma, si legge sul sito della Camera, è di “trasformare la discussione della tesi di laurea nella sede di accertamento delle competenze tecnico-professionali che abilitano all’esercizio della professione, consentendo così al neolaureato di esercitare subito la professione stessa, senza dover attendere i tempi del superamento dell’esame di Stato”.
La riforma, nata su proposta dell’ex ministro dell’Istruzione Gaetano Manfredi, deve adesso passare al Senato. Se sarà approvata, diventerà legge ed entrerà in vigore a partire dal 2022. Altre lauree, poi, potrebbero diventare abilitanti in futuro: basterà l’iniziativa dell’ordine di riferimento (come ad esempio quello degli architetti) o del ministero competente.
“Governo e Parlamento stanno puntando realmente sui giovani, sulla loro formazione, sul futuro del Paese” ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca Pubblica Maria Cristina Messa, cheha sottolineato come la riforma sia la prima approvata e funzionale “all’attuazione del Pnrr, che arriva a una sola settimana di distanza dall’approvazione in prima lettura, sempre alla Camera, del testo con le nuove disposizioni in materia di attività di ricerca e di reclutamento dei ricercatori nelle università e negli enti pubblici di ricerca”.
La riforma riconosce anche valore abilitante alle lauree professionalizzanti tecniche per l’esercizio delle professioni di geometra, agrotecnico, perito agrario e perito industriale.
La versione della riforma approvata dalla Camera prevede una disciplina transitoria per coloro che hanno conseguito i titoli di studio in base ai previgenti ordinamenti didattici non abilitanti. Regime transitorio specifico è dettato per chi conseguirà la laurea magistrale in psicologia (classe LM-51) in base ai previgenti ordinamenti didattici non abilitanti.
Anche l’esame finale dei corsi di laurea in Chimica, Fisica e Biologia sarà abilitante, “previa emanazione di regolamenti di delegificazione”.
Sarà il superamento certificato del tirocinio pratico-valutativo svolto durante l’università il presupposto per poter accedere all’esame di laurea, con cui si conseguirà il titolo accademico e il titolo di abilitazione, dopo aver superato una prova pratica.