Era tutto facilmente prevedibile. Continue notizie devastanti sull’andamento della pandemia e non solo, distanziamenti, scuole a distanza ecc.
I cambiamenti radicali delle abitudini, stanno mettendo in pericolo il sistema nervoso delle persone. Si consolida come sempre più allarmante la percezione di un’impennata dei fenomeni di disturbo mentale più o meno gravi registrata in Italia come in altri Paesi nel corso dell’ultimo anno – a causa essenzialmente delle conseguenze dell’emergenza Covid – soprattutto tra i più giovani: una vera e propria “pandemia psichiatrica”, come è stata definita da alcuni esperti.
Secondo uno studio condotto da Angelo Azzurro Onlus, associazione impegnata da anni in progetti di assistenza e sensibilizzazione ad hoc, sono due le cause principali di questa tendenza: l’isolamento forzato dalla vita sociale imposto da lockdown e cautele varie e le difficoltà economiche.
“Giovani, donne, disoccupati, ma anche una parte non trascurabile di lavoratori costretti a svolgere la propria attività in modalità smart working, sono le categorie che hanno accusato i disturbi psichiatrici più rilevanti”, ha spiegato la psichiatra Stefania Calapai, presidente e anima dell’ong romana, che negli ultimi mesi ha fornito consulenze online gratuite alle famiglie in difficoltà.
Oltre alla depressione, ai disturbi alimentari e del sonno, lo studio ha rivelato un netto aumento dei disturbi legati alle attività cognitive, come quelli dell’attenzione e della memoria, con scarsa capacità di concentrazione. Soprattutto tra i ragazzi adolescenti, che hanno fatto registrare una crescita di tentati suicidi e gravi fenomeni di autolesionismo, confermati anche dai dati dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.
La “psicopandemia” ha altresì messo in evidenza forti diseguaglianze di genere: in tutto il mondo sembrano infatti essere proprio le donne ad aver subito l’impatto più duro di questa profonda crisi sanitaria e socio-economica. Più penalizzate rispetto agli uomini poiché costrette a dividersi tra lavoro da casa e cura dei figli, molto spesso senza alcun tipo di sostegno.
A sostegno di questo fenomeno possiamo ricordare un maxi-studio condotto presso l’Università di Bristol e pubblicato pochi mesi fa sul British Journal of Psychiatry:i livelli di ansia sono raddoppiati in era Covid nei giovani adulti. Ne soffre quasi uno su 4, mentre prima della pandemia i casi di disturbi d’ansia si assestavano intorno a uno su 8 giovani di 27-29 anni.
La ricerca ha coinvolto due gruppi distinti di giovani adulti, circa 14.500 arruolati dalla nascita in uno studio longitudinale, e poi altri 4000 mila partecipanti a uno studio indipendente. Ebbene è emerso che, sin dall’inizio della pandemia e già con il primo lockdown il 24% del campione (quasi uno su 4) manifestava disturbi d’ansia.
Nello stesso periodo degli anni precedenti era il 13% del campione a soffrire di ansia. Le categorie più vulnerabili sono risultate le donne, le persone con un’occupazione non stabile, gli individui che vivono da soli, persone con disturbi pregressi come la depressione.
L’aumento della diffusione dell’ansia è risultato coerente in entrambi i campioni e persistente anche alla fine del lockdown nella prima ondata pandemica; i due gruppi saranno esaminati di nuovo entro fine anno per verificare la situazione in questa seconda ondata pandemica. Spesso bombardati da continue notizie negative e distruttive, per molti rimane facile cadere nella “grotta” della depressione.
E’ doveroso creare fiducia, speranza nelle persone. Un recentissimo studio su 69 milioni di cartelle cliniche delle quali 62.354 con diagnosi di Covid-19, condotto dal Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Oxford (USA), pubblicata sulla rivista The Lancet Psychiatric, descrive chiaramente la situazione: una persona su cinque ha disturbi psichiatrici tra 14 e 90 giorni dopo la diagnosi di Covid-19.
C’è una naturale e bellissima via d’uscita per tutto questo: la scienza yogica. Yoga significa unione: di Mente, Corpo e Spirito. Questo legame determina una continua interazione tra le parti pertanto, se sta bene la mente, sta bene il corpo, e viceversa. Non è mera ginnastica, ma è un vero e proprio allenamento interiore che scolpisce la mente e influenza il nostro modo di rapportarci con l’esistenza.
Propone un lavoro su se stessi ampio e profondo che abbraccia corpo e mente: quando siamo stressati, indubbiamente, qualcosa non sta funzionando nell’approccio con la realtà che finiamo per sbranare come un cane con l’osso. Con le tecniche di respirazione, meditazione ed asana (posture) lo yoga è una disciplina che si rivolge alla persona nella sua totalità.
Disciplina spirituale che riguarda la nostra interiorità, la nostra essenza, il nostro essere. Con una pratica costante di Yoga si diventa sempre più consapevoli di “se stessi”. Si impara quindi a guardare le emozioni con il così detto “distacco yogico”, ad osservarle e accettarle senza venirne travolti.
Negli ultimi 30 anni quasi mille studi hanno provato che abbinare le posizioni (asana) alla meditazione e alla respirazione (pranayama) ha benefici non solo sul corpo ma anche sulla mente e addirittura può dare sollievo a tante malattie come ipertensione, artrite, ecc. Ovviamente, per godere di questi benefici è opportuno praticare con costanza.