Chiusura sulla parità per le Borse europee, che sul finale hanno azzerato le perdite incoraggiate dal miglioramento di Wall Street. Del resto Oltreoceano i dati macro americani sono risultati confortanti, con le richieste alla disoccupazione scese ai livelli pre-covid e la stima sul pil del quarto trimestre ritoccata al rialzo. Ma i numeri relativi all’economia non hanno provocato timori sull’inflazione, forse grazie alle parole del numero uno della Fed, Jerome Powell , che in un’intervista ha ribadito che il processo per mettere fine agli aiuti «sarà graduale» e in «grande trasparenza».
Il banchiere ha inoltre commentato che gli stimoli economici e la campagna di vaccinazione stanno permettendo all’economia di riprendersi prima del previsto e che, a un certo punto, questo consentirà alla Fed di iniziare a limitare gli aiuti forniti. I tassi sui Treasury a dieci anni hanno toccato un minimo all’1,59% e si attestano in area 1,6%, ben distante dal top della scorsa settimana in area 1,74%. https://www.ilsole24ore.com/
In Europa destano preoccupazione i rallentamenti della campagna vaccinale e i lockdown introdotti in vari stati. Gli investitori, però, continuano a scommettere sulla ripresa e fanno i conti anche con l’approssimarsi della fine del trimestre, ribilanciando i portafogli. I mercati hanno inoltre risentito del crollo del valore del petrolio (Wti a -5%) dopo la corsa della vigilia, provocata dal blocco del canale di Suez. Ne hanno fatto le spese le azioni del settore dell’energia e delle materie prime.
Sul mercato valutario si rafforza il dollaro con l’euro che ha fatto un tuffo sotto quota 1,18 dopo i dati americani migliori delle stime.
Negli States sono stati annunciati dati macro migliori delle attese. In particolare i sussidi alla disoccupazione nell’ultima settimana sono scesi a quota 684mila, il minimo dall’inizio della pandemia un anno fa. Un segnale importante di miglioramento del mercato del lavoro che registra i primi effetti positivi della campagna vaccinale.
Migliore delle attese anche il Pil del quarto trimestre 2020, che nella lettura finale è stato rivisto al rialzo a +4,3% dalla stima precedente di +4,1%.. Nel terzo trimestre, era stato registrato un +33,4%, un rimbalzo ampiamente atteso e successivo al crollo del 31,4% nel secondo trimestre, provocato dal coronavirus.