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Dopo i fatidici 50 anni, le donne non sono invisibili… Anzi.

| 5 Dicembre 2020 | CULTURA

In un momento in cui l’arte, la cultura e la stessa comunicazione tra le persone, sono ridotte al lumicino, per distanze e blocchi dovuti al coronavirus ancora presente in tutto il mondo, la creatività e l’ingegno sono gli unici talenti che possono dare alternative e possibilità di cambiamenti professionali, rispetto anche alle nuove esigenze del mercato del lavoro e al cambiamento personale.

Tanti sono i progetti nati in smart e home working, che stanno coinvolgendo la schiera dei lavoratori della Comunicazione, troppo spesso freelance senza alcuna tutela rispetto ai diritti fiscali, e, soprattutto, in maggioranza costituita da donne con decenni di esperienza alle spalle, con talenti eccezionali ma che, all’arrivo dei fatidici 50 anni, diventano invisibili alla società, mal riconosciute, non supportate economicamente ed emotivamente e oscurate anche dal punto di vista della difesa dei diritti del lavoro svolto.

Le donne si sa, non sono solidali tra loro, specialmente quando messe a confronto tra invidie relative alla bellezza estetica e alla competizione tra chi “sa fare” e chi raggiunge massimi livelli di carriera con il solo supporto delle cosiddette raccomandazioni, che fanno di opportunisti, donne e uomini, i soliti miracolati provenienti dalle solite famiglie che nei loro circoli chiusi, non fanno entrare nessuno al di fuori delle proprie conoscenze o parentele.

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All’interno di questo contesto, e lavorando da anni sulle prospettive lavorative delle donne, sui dati della disoccupazione femminile (nell’area Euro è aumentata dell’8,3%, a luglio 2020), e affermando con certezza che siamo le prime ad abbandonare il lavoro o a non trovarlo, se costrette a scegliere tra esigenze familiari o di coppia, cerco di realizzare e “sponsorizzare” diversi progetti, che invece, si sviluppano attorno a professionalità femminili, che nella nostra società, dove tutto corre e deve restare sempre “giovane”, andrebbero perdute o dimenticate, pur essendo ancora al massimo della creatività.

Questa consapevolezza, ha fatto nascere un progetto molto interessante e innovativo, che cerca di legare le donne e la propria voglia ed esigenza di restare indipendenti e con l’autostima ben in evidenza. Il progetto è denominato “SG+P”, (Silver Generation Plus), realizzato dalle creative e donne di Comunicazione, milanesi: Rossana Bressanello e Cristina Molinari, in un momento in cui le stesse progettiste, ritengono di fondamentale importanza, dare voce a una generazione di donne che deve e può parlare ancora di ambizioni e di emozioni profonde, in ambito lavorativo, professionale ed emozionale.

“La Silver Generation – dice Rossana – è una nuova possibilità per tutte quelle donne che si ritrovano oggi a reinventarsi per affermare la loro presenza nel mondo produttivo. Perché non ci sono mai state così tante persone sane e attive a 50 60 e 70 anni, ed è evidente che la Silver Generation gode oggi di Plus rilevanti rispetto a quelle passate. Qui, le voci delle donne diventano volti, progetti, sogni trasformati in realtà. Molte di queste donne oggi si sono ritrovate a reinventarsi per costruire ex novo un’attività e ad affermare la loro presenza”.

L’obiettivo del progetto no profit, è di generare attenzione e sensibilizzare l’opinione pubblica, per dare visibilità a iniziative e volti di donne over 50, creando un network di supporto ai progetti stessi, attivando collaborazione tra le followers del network e incentivare aziende e istituzioni a promuovere campagne e nuove opportunità.

Esiste già il sito www.silvergenplus.com e ogni donna che vuole partecipare, può inviare una mail a info@silvergenplus.com, con una breve descrizione della sua iniziativa o del servizio/prodotto offerto.

L’attivazione della rete di contatti che si viene a creare e per i quali le promotrici del progetto sviluppano la campagna sui social e con i media partner, promuoverà se stessa, creando anche contest ed eventi per veicolare i progetti migliori raccolti in un database, anche con le competenze di ogni partecipante, per incentivare possibili collaborazioni.

Le storie e le iniziative raccolte e presentate diventano così il supporto e ispirazione per la SG+P community…

In un momento in cui la ristrutturazione della società lavorativa e nel quale le donne sono in continua evoluzione, per creatività e competenze, un progetto come Sg+P, è utilissimo per dare voce alle donne che amano “essere” e condividere le future prospettive e attività, partendo dai nuovi media, come i social. Dice Rossana: ” Alle “followers” e “ambassador” del progetto, verrà fornita la possibilità di loggare direttamente sui propri profili la campagna, inserendo nelle loro stories: il logo e l’# che stiamo creando grazie agli adesivi, in modo tale da rendere più semplice e immediata l’adesione. Per le immagini dei post personalizzati, invece, ci occuperemo direttamente noi curando graficamente il post, a seguito invio di foto. Per esempio, se una donna desidera condividere sul suo profilo un post, basta che ci invii un’immagine a sua scelta, che noi elaboriamo graficamente con inserimento logo e hashtag della campagna, e che poi potrà essere pubblicata sui suoi profili. Il nostro è un progetto con tante idee… nella speranze che questa iniziativa possa allargarsi a quante più donne possibili con l’obiettivo di raggiungere prossimamente anche le aziende e le istituzioni”.

In una società che cambia, le donne non possono che essere protagoniste e non solo testimoni di progresso, per aiutare l’intera società a essere migliore ed entrare con gli anni che verranno, in una nuova organizzazione, come i tempi durissimi che stiamo attraversando, ci stanno chiedendo di fare.

TAG: donne
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