
Sono legata sentimentalmente alla città di Milano e quando ho trovato questo libro che me la raccontava partendo dalle sue viscere, non ho potuto fare a meno di leggerlo.
Ho fatto un’ottima scelta: ho scoperto che non conoscevo quasi nulla della città.
Quando si pensa a Milano si pensa al Duomo, al Teatro alla Scala, al Castello Sforzesco e a tutte le altre sue bellezze.
Ma una Milano così non l’avete vista di sicuro se non siete entrati mai nel suo cuore.
La Milano che viene raccontata nel libro di Gianluca inizia proprio da qui. La Milano segreta divenuta inviolabile. La Milano del passato. La Milano che nel suo ventre materno ha accolto e protetto i rifugiati durante le guerre, proprio come avrebbe fatto una madre. E così come accade a tante madri, quando i figli crescono e non hanno più bisogno di lei, è stata spostata nel dimenticatoio.
Leggendo scoprirete di canali scomparsi, ma identificabili nel sottosuolo, come il Roggia Castello.
Nei sotterranei, verso il Parco Sempione: gallerie, cunicoli, stanzoni e postazioni d’artiglieria vi apriranno il cammino alla Strada Segreta Coperta. Si tratta di un’opera suggestiva illuminata da un centinaio di finestrelle.
Sapevate del tunnel della Gladio? Io no! E’ un tunnel che, per volere di Federico il Moro, collega il castello con Santa Maria delle Grazie. Un vero e proprio passaggio segreto utilizzato anche per trasportare alcune armi fino al Palazzo delle Stelline in occasione di una manifestazione del Partito comunista.
Vi assicuro che vi troverete davanti ad un libro che per ogni pagina vi regalerà scoperte ed emozioni.
Vi interfaccerete con una Milano sicuramente Regale, ma anche Misteriosa, Segreta, Nostalgica o addirittura da brivido, come la Cantina nei pressi di via Torino, conosciuta anticamente come stretta Bagnera. Lì, un losco individuo, certo Antonio Boggia, faceva a pezzi le sue vittime.
Cosa aggiungere!? Semplicemente, vi invito a leggerlo e a provare le sensazioni che ho provato io. Pagina dopo pagina, mi è parso di ripercorrere quei cunicoli; sentire gli odori delle pareti umide; percepire le presenze del passato; udire il fragore delle bombe; gli schiamazzi del castello, ovattati dai misteri che lo circondano. Insomma, un viaggio tra passato e presente di una città meravigliosa ma, ahimè, poco conosciuta.
Ma chi sono Gianluca Padovan e Ippolito Edmondo Ferrario?
Cominciamo dal più giovane (non me ne voglia Gianluca).
Ippolito E. Ferrario, classe 1976, organizzatore di eventi e di comunicazioni. Nelle sue pubblicazioni troviamo, oltre ad articoli giornalistici, anche saggi e romanzi.
Gianluca Padovan, veronese di nascita, speleologo, scrittore. Innumerevoli le sue pubblicazioni. Persona di spicco nel settore per le indagini delle cavità artificiali. Nel 1984 costituisce il gruppo SCAM (Speleologia Cavità Artificiali Milano). E’ uno scrittore eclettico che si muove tra i diversi generi di scrittura con una fluidità impressionante.
A questo punto l’articolo sembrerebbe finito e pronto da pubblicare…invece no! Perché, come mio solito fare, prima di concludere un lavoro, ricerco più informazioni possibili, dello stesso autore, tra biografia e bibliografia. Ed ecco che mi ritrovo davanti a due volumi pesantissimi che mi assorbono completamente nella lettura. La pubblicazione è appena avvenuta: “Xª”, così s’intitola.
In circa 740 pagine l’autore racconta della Xª Flottiglia M.A.S.. Non si tratta del solito testo informativo con l’assemblaggio di notizie già presenti in rete, ma di un vero e proprio libro-documento nato da ricerche anche complicate e spesso ostacolate.
E’ sicuramente un’opera molto scomoda per il tema trattato e per i documenti che riporta. Per questo motivo, ho deciso di intervistare lo scrittore e lasciare che sia lui a raccontare.
Quindi, vi lascio con la premessa di pubblicare settimana prossima l’intervista completa.