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Sindrome di Asperger e Adhd, sono 1,5 mln i malati in Italia

| 30 Gennaio 2020 | SALUTE

Dal 1994 dopo tutta una serie di test fatti su bambini che presentavano disturbi dello sviluppo, la sindrome di Asperger è stata considerata una categoria a parte. Chi iniziò, già negli anni quaranta a parlare di questa patologia, fu il pediatra e psichiatra di origine austriaca Hans Asperger, da cui deriva il nome della sindrome.

Sono 1,5 milioni gli italiani che soffrono della sindrome di Asperger e dell’Adhd, il Disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Ma sono solo 300mila quelli che vengono diagnosticati e curati: uno ogni cinque. E’ questa la fotografia fatta durante il congresso della Società italiana di neuropsicofarmacologia (Sinpf), aperto ieri a Milano, che è anche l’occasione per inaugurare un network nazionale per promuovere la ricerca del settore.

Una rete che vede anche la collaborazione tra neuropsichiatri infantili e psichiatri, e le associazioni dei pazienti e dei loro familiari, per realizzare campagne informative nazionali per diffondere la consapevolezza della necessità di occuparsi delle persone con questo genere di disturbi. La sindrome di Asperger è una malattia caratterizzata da una molteplicità di sintomi.

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Fra i tratti tipici emerge una scarsa empatia cognitiva, ma non affettiva; l’incapacità del soggetto di gestire le interazioni sociali, l’isolamento sociale, comportamento stereotipato, criticità nella comunicazione verbale e non, interessi limitati e attività ripetitive. Altri fattori correlati con la patologia risultano essere: movimenti maldestri, posture goffe, fragilità emotiva, problemi di propriocezione e scarso sviluppo della coordinazione e dell’equilibrio.

Nei bambini affetti dalla sindrome si evidenziano ritardi nell’acquisizione di competenze, come andare in bicicletta o aprire un barattolo, maggiori difficoltà legate al sonno e frequenti risvegli durante la notte. E’ stato osservato, inoltre, che i soggetti giovani presentano un vocabolario molto più sofisticato per la loro età, ma contemporaneamente hanno difficoltà a comprendere il linguaggio figurato e letterale.

Carenze nell’umorismo, nell’ironia e nel sarcasmo sono altri sintomi che coinvolgono la personalità degli individui affetti dalla sindrome. Dagli studi effettuati è emerso che questa malattia colpisce maggiormente gli uomini che le donne. Altra scoperta, nonostante le cause siano ancora ampiamente sconosciute, è che questa patologia presenta una familiarità genetica nel suo sviluppo, in particolare quando ad esserne affetto è il padre.

Parlare di terapia, data l’elevata complessità e la poca chiarezza che circonda il disturbo, è abbastanza complicato. Coloro che sono affetti dalla sindrome di Asperger manifestano difficoltà nelle interazioni con gli altri, comportamenti ripetitivi e stereotipati, interessi limitati, ma nessun ritardo clinicamente significativo nello sviluppo cognitivo e linguistico. Questa malattia risulta essere imparentata con l’autismo, senza però dare segni di ritardo nell’acquisizione delle abilità linguistiche.

Inoltre la presenza di Adhd favorisce la comparsa di altri disturbi come la depressione (nel 40% dei casi), i disturbi d’ansia (nel 35%) e l’abuso di sostanze (il 10%). “I disturbi del neurosviluppo si manifestano di solito nell’infanzia, spesso in concomitanza fra loro, con deficit che possono influenzare il benessere anche in età adulta perché favoriscono la comparsa di altre malattie psichiche e compromettono il funzionamento sociale e lavorativo – spiega Claudio Mencacci, co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia – Questi disturbi infatti persistono nell’adulto, pur con manifestazioni cliniche che possono modificarsi a seguito dello sviluppo individuale. Purtroppo, non sono rari i casi in cui i sintomi restano senza diagnosi ben oltre i 18 anni: nell’adulto infatti l’Adhd e l’Asperger possono essere ‘mascherati’ da altre condizioni psicopatologiche”. In Italia, precisa Mencacci, “è stato stimato che picchi di Adhd siano presenti nel 25-30% dei pazienti con dipendenze e disturbi alimentari”.

TAG: Asperger, malattia, neurosviluppo
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