Ribelli sostenuti dall’Ucraina e dalla Russia si scambiano prigionieri
Le forze ucraine e i ribelli appoggiati dalla Russia nell’Ucraina orientale hanno iniziato a scambiarsi i prigionieri con una mossa volta a porre fine alla loro guerra che dura da cinque anni.
La mossa faceva parte di un accordo negoziato all’inizio di questo mese in occasione di un vertice dei leader di Ucraina, Russia, Germania e Francia. Un funzionario del governo ribelle e l’ufficio del presidente ucraino hanno confermato che lo scambio era in corso.
In totale, 142 prigionieri avrebbero dovuto essere scambiati in un posto di blocco vicino a Horlivka nell’Ucraina orientale – 55 liberati dai ribelli e 87 dall’Ucraina. L’ultimo grande scambio di prigionieri tra ribelli separatisti e forze ucraine ha avuto luogo nel dicembre 2017, con 233 ribelli scambiati con 73 ucraini.
I combattimenti nell’Ucraina orientale dal 2014 hanno ucciso oltre 14.000 persone
Il conflitto è iniziato circa due mesi dopo che il presidente ucraino amico della Russia, Viktor Yanukovich, è fuggito dal paese tra massicce proteste a Kiev. In seguito all’annessione russa della penisola di Crimea.
Le speranze di porre fine al conflitto sono aumentate dalle elezioni di primavera del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy, che è stato più suscettibile ai negoziati con la Russia. Ma le prospettive di pace sono ancora turbate da domande sul consentire elezioni locali che garantiscano maggiore autonomia alle regioni ribelli e sull’Ucraina che riacquisti il controllo del suo confine con la Russia nelle aree ribelli.
