Minaccia di ritrattare la testimonianza che ha permesso di riaprire le indagini sulla morte di Stefano Cucchi e che oggi vedono alla sbarra 5 carabinieri accusati, a vario titolo, di falso, calunnia e omicidio preterintenzionale.
Lo scrive il super testimone Riccardo Casamassima, su facebook, a commento di un post del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta.
“Signora Ministro intervenga sulla mia posizione delicata e per i problemi che sto avendo dopo aver fatto riaprire il processo Cucchi. Senza TUTELE da parte sua sarò obbligato a fare delle scelte”.
A chi gli chiede quali siano queste scelte e a chi gli consiglia di farle, lui risponde: “Se non interviene a tutela sarò costretto a ritrattare tutto”.
Riccardo Casamassima lamenta da tempo problematiche nel lavoro, quali distanza dalla propria casa, demansionamento e decurtazione dello stipendio. Lo stesso ritiene che queste siano le conseguenze della sua testimonianza nel processo Cucchi.
Affermazioni che il Ministro Trenta ha però smentito in diverse occasioni, imputando questi procedimenti disciplinari ad altre vicende che riguarderebbero il Casamassima.
Perché l’estrema “minaccia” di ritrattare? Una provocazione per sollecitare un’intervento del Ministro della Difesa o reale intenzione meditata perché – come ha più volte denunciato – si sente lasciato solo?