di tenuta con le elezioni regionali in Sardegna, dove Matteo Salvini punta a stravincere. Praticamente come in Abruzzo, dove la Lega è stata determinante per la vittoria del centrodestra.
La preoccupazione del M5S, invece, è quello di un nuovo flop mentre il centrosinistra ripone ogni speranza nel candidato governatore Zedda. Anche nell’isola come in Abruzzo, M5S e Lega sono alle prese con le tensioni nel governo infatti si presentano da avversari. Luigi Di Maio il 4 marzo di un anno fa, trionfò in Sardegna con una percentuale del 42%. Allora erano le politiche, ora il M5S si presenta per la prima volta alle regionali nell’isola puntando a conquistare la sua prima Regione d’Italia.
Ma il vento sembra cambiato e il risultato non appare così scontato. Anzi, il candidato governatore Francesco Desogus (subentrato in corsa all’uomo forte del Movimento in Sardegna, l’ex sindaco di Assemini Mario Puddu, che ha rinunciato dopo la condanna in primo grado per abuso d’ufficio) deve vedersela con quelli che i primi sondaggi davano per favoriti: Christian Solinas, senatore di Lega-Psd’Az per il centrodestra, e Massimo Zedda, sindaco di Cagliari che guida la coalizione di centrosinistra e che, al contrario dei suoi avversari, non ha voluto l’arrivo in campagna elettorale dei big nazionali.
Con l’agenzia Fitch che lancia un allarme su possibili elezioni anticipate dopo le europee, l’esito del voto in Sardegna potrebbe già aprire nuovi scenari anche se lo stesso Di Maio sottolinea che: “ogni politica che stiamo portando avanti ha una prospettiva di cinque anni, non sono quindi d’accordo con Fitch: non ci saranno le elezioni in Italia dopo quelle europee”.
Anche il collega vicepremier e leader del Carroccio Matteo Salvini, di casa in Sardegna nell’ultima settimana, ha ribadito più volte che comunque andranno le elezioni in Sardegna il governo andrà avanti; mentre Silvio Berlusconi, che a Cagliari si è detto sicuro della vittoria del centrodestra, ha commentato, le elezioni in Sardegna confermeranno che il centrodestra è la maggioranza naturale degli italiani ed è sicuro che le cose dovranno cambiare.