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Mogherini-Pompeo: Elezioni per risolvere la controversia venezuelana

| 15 Febbraio 2019 | ESTERI

Elezioni. Dopo l’incontro tenuto a Bruxelles tra l’Alta Rappresentante della Politica Estera e Sicurezza Comune dell’UE, Federica Mogherini, e il Segretario di Stato Statunitense, Mike Pompeo, è stata concordata la necessità di celebrare delle elezioni Presidenziali per risolvere la controversia originata tra il 9 febbraio e il 23 gennaio nel Paese sudamericano dopo l’insediamento forzato di Maduro e il giuramento di Guaidò come Presidente ad interim.

Affermando l’esistenza di un “ampio terreno comune attorno alla crisi venezuelana”, Federica Mogherini ha dichiarato che “l’Europa e gli USA condividono il desiderio di contribuire a porre fine alla crisi venezuelana e ripristinare l’ordine costituzionale nel Paese attraverso lo svolgimento di nuove elezioni”.

L’invito a nuove elezioni tenta di dare una risposta politica alla controversia sulla quale più volte è stato ipotizzato l’intervento militare. Su questo punto, l’Alta Rappresentante ha risposto in modo concreto scongiurando tale scenario: “la maggior parte dei Paesi della Regione hanno manifestato che non è una buona idea. Uno scenario del genere impedirebbe la stabilizzazione del Paese e l’apertura di un processo d’inclusione”.

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Sventato lo spettro bellico, Federica Mogherini ha ammesso che tra gli Stati Uniti e l’Europa ci sono diverse tempistiche e accenti sulla situazione. Commentando che gli Stati Uniti sono stati più veloci nel riconoscere Guaidò, non ha dato importanza al fatto che non tutti i 28 membri dell’UE abbiano riconosciuto il Presidente ad interim, poiché, secondo l’Alta Rappresentante della Politica Estera, all’Europa spetta il riconoscimento degli Stati e non dei governi.

D’altronde, Pompeo è venuto a conoscenza della prima riunione effettuata dal gruppo di contatto internazionale che l’UE ha avviato per creare i presupposti minimi con i quali si possano celebrare nuove elezioni libere e trasparenti. Un altro obiettivo in sospeso resta quello di far entrare i soccorsi umanitari per i quali l’Organizzazione degli Stati Americani hanno ricavato 100 milioni di dollari il giovedì scorso.

Sebbene la controversia venezuelana sia stata discussa per più di un’ora nella riunione ritenuta proficua da ambo le parti, sono stati affrontati altri discorsi quali: il processo di Pace nell’Afghanistan, il prossimo summit tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord, l’accordo Grecia – Macedonia del Nord e una possibile transizione politica nella Siria.

Eludendo altri discorsi un po’ polemici, l’Europa e gli Stati Uniti, dalle voci della Mogherini e di Mike Pompeo, si sono mostrati interessati – sempre con toni diversi – nel rinsaldare i più profondi legami di cooperazione verso il mantenimento di un ordine internazionale ad impronta occidentale.

TAG: Bruxelles, elezioni, esteri, Europa, Mogherini, Pompeo, USA, Venezuela
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