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Il Melograno simbolo dei tumori infantili, ogni anno 2.200 diagnosi

| 13 Febbraio 2019 | IL FORMAT

Inquinamento ambientale, cattiva alimentazione, elettrosmog, chi più ne ha più ne metta nella società del benessere… Sarà il melograno, quest’anno il simbolo della lotta ai tumori infantili, che ogni anno in Italia colpiscono circa 1400 bambini e 800 teenager. Mentre a fare il punto su cure e futuro di questi giovanissimi pazienti saranno gli stati generali dell’oncoematologia pediatrica, che si terranno a Genova.

Queste le iniziative previste in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e che si celebra ogni anno il 15 febbraio. Organizzato da Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica (Fiagop) e Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica (Aieop) il convegno “Uniti per guarire” sarà ospitato il 16 febbraio presso l’Acquario di Genova. I nomi più importanti dell’oncologia pediatrica faranno il punto sulle nuove frontiere dei trattamenti antitumorali e gli ostacoli che rendono ancora complicato per i bambini l’accesso a terapie innovative.

Tra i temi in agenda anche le infezioni da germi resistenti, problema importante per i soggetti immunodepressi, come sono i pazienti oncologici. Uno spazio speciale sarà dedicato a chi il cancro lo ha superato, con il Primo Convegno Nazionale dei guariti da tumore pediatrico. Grazie ai progressi fatti negli ultimi decenni, circa l’80% dei bambini e ragazzi, guarisce. Altra novità, riguarda il gesto simbolico con cui Fiagop ogni anno porta all’attenzione questo delicato tema: il consueto lancio di palloncini in aria sarà sostituito da un gesto più ecologico. Venerdì 15 febbraio, presso ospedali, case d’accoglienza e spazi verdi di molte città italiane verranno piantate centinaia di piante di melograno. Chi sarà presente alle iniziative riceverà un tatuaggio temporaneo dal grande significato: il Nastrino dorato, simbolo universale della lotta al cancro infantile, con cui scattare un selfie da condividere insieme all’hashtag #DiamoRadiciAllaSperanza. Di fondamentale importanza è la creazione di gruppi di ricerca, per capire perché ci si ammala. Rimane più che soddisfacente sapere, che tanti bambini riescono a guarire grazie a delle cure, ma rimane altrettanto importante riuscire a capire quali sono le motivazioni dell’aumento di tumori.

In linea generale sono 373.300 i nuovi casi di tumore stimati in Italia nel 2018, in aumento di 4.300 diagnosi rispetto al 2017. La forma più frequente è diventata quella al seno (nel 2018 sono stimati 52.800 nuovi casi, mentre erano 51.000 nel 2017), seguita dal cancro del colon retto (51.300, 53.000 nel 2017) che lo scorso anno era il più diagnosticato, e da quello al polmone (41.500, contro 41.800 nel 2017). Sono i dati del censimento ufficiale dell’Associazione italiana oncologia medica (Aiom), dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum), di Fondazione Aiom e di Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), raccolti nel volume ‘I numeri del cancro in Italia’. Quasi 3 milioni e 400 mila cittadini vivono dopo la scoperta della malattia (3.368.569, erano 2 milioni e 244 mila nel 2006), il 6% dell’intera popolazione: un dato in costante aumento. Nella popolazione generale diminuiscono le neoplasie dello stomaco e del colon-retto. Crescono però quelle del pancreas, della tiroide e il melanoma, e nelle donne i tumori della mammella e del polmone, quest’ultimo per la sempre maggiore diffusione dell’abitudine al fumo nella popolazione femminile.

Ad ottobre del 2018, davanti al quintuplicarsi di tumori , al Policlinico Umberto I di Roma è nata una ‘task force’ composta da esperti di Endocrinologia, Radiologia, Medicina Nucleare, Oncologia, Gastroenterologia, Chirurgia generale, Anatomia patologica e Patologia clinica.

TAG: #MinistrodellaSalute, #salute&benesser
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