
Un’Italia bella, ma solo per un tempo, non va oltre lo 0-0 con il Portogallo.
La squadra di Mancini domina la gara per i primi 45′ minuti con Immobile poco lucido sotto porta, che si divora due gol. Insigne ci mette del suo con un tiro dalla distanza, parato da Rui Patricio e con dialoghi continui con Verratti e Jorginho. L’assedio azzurro non porta a nulla, il risultato non si sblocca e si rivedono i fantasmi della Svezia.
Nel secondo tempo il Portogallo entra con un altra verve e inizia a giocare a calcio, e crea due occasioni limpide. A metà del secondo tempo Donnarumma salva su un tiro di Ruben Neves mandando la palla in calcio d’angolo. Il Portogallo prende il sopravvento sugli azzurri che pur provandoci comunque fino alla fine, non vanno oltre lo 0-0.
Il Portogallo dimostra di valere anche senza CR7, riusciùendo a vincere un girone di ferro con Polonia ed Italia, uscendo imbattuto dalle 3 partite che contavano e che gli hanno dato il pass per le final four.
L’Italia di Mancini è nettamente cambiata rispetto a quella di Ventura, sia per gli uomini che scendono in campo e sia per il fatto che adesso gli azzurri giocano a calcio. L’ex allenatore dell’Inter ha avuto il coraggio di ringiovanire la rosa e di dare spazio a chi merita davvero un posto in nazionale, senza tener conto di gerarchie e cose varie. L’Italia resta comunque indietro rispetto alle Big del calcio internazionale. Purtroppo le giovanili dei club di Serie A non riescono a sfornare campioni come quelli che hanno vinto con questa maglia (Baggio, Del Piero, Nesta, Grosso, F.Cannavaro ecc…). Insigne, Chiesa, Bernardeschi, Immobile sono un ottima base per costruire l’Italia del futuro che però avrebbe bisogno di fuoriclasse assoluti per vincere nelle competizioni che contano. Quindi, non resta altro che far lavorare Mancini e sperare che il cacio italiano si riprenda prepotentemente la scena, il prima possibile.