
E’ stato ucciso un prigioniero politico venezuelano. Il consigliere dell’opposizione Fernando Alban e’ morto in strane circostanze. Secondo le versioni ufficiali, il leader oppositore si è suicidato, ma la verità è un’altra: questa volta il dispotismo di Maduro ci è andato pesante, troppo pesante…
Contraddizioni che indicano un omicidio!
Nel frattempo, il procuratore William Saab ha dichiarato ai media: “Alban ha chiesto di andare in bagno, ma poi si è buttato giù dalla finestra”. Le contraddizioni arrivano dal Ministro degli Interni Nestor Reverol, il quale ha affermato invece che il deceduto si trovasse nella sala d’attesa dei tribunali militari al momento del suicidio.
Fernando Alban era un consigliere comunale dell’opposizione e apparteneva al partito ‘Primero Justicia’. Il giovane politico era stato imprigionato nei mesi scorsi nella caccia alle streghe iniziata subito dopo il il presunto attentato nei confronti di Maduro. Nella ricerca di un capro espiatorio, è stato arrestato senza prove e condannato senza il debito processo, come sempre suole accadere nelle dittature.
Condannato ne ‘La Tumba’
Fernando Alban era stato rinchiuso in un carcere di massima sicurezza costruito appositamente dal regime venezuelano per imprigionare i dissidenti politici. Il carcere, battezzato ‘la tumba’ (la tomba) dai membri del governo, è situato a cinque piani sottoterra ed è l’epicentro di costanti torture e smisurate violazioni ai diritti umani.
Nella ‘tumba’ però, si muore anche se si rimane vivi. I prigionieri non hanno alcun contatto con l’esterno e non potendo vedere la luce del sole, vengono disorientati. Non sanno quando è giorno ne quando è notte. I torturati rimangono anni e anni sotto la discrezionalità di un regime che non esita ad uccidere chi non si arrende.
…Per quale reato?
Fernando Alban è l’ennesima vittima di un regime che perseguita, tortura e uccide chiunque la pensi diversamente. Il suo reato è stato quello di sconfiggere il ‘chavismo’ nel Municipio Libertador, roccaforte del Chavismo. Era un fervente cattolico e membro della Caritas, sposato, con due figli e una profonda vocazione sociale che distingueva la propria azione politica.
Cremazione Forzata
E mentre i suoi colleghi, parenti e amici si trovano ancora nell’obitorio di ‘Bello Monte’ divisi tra tristezza e rabbia, ma uniti nel tentativo di evitare la cremazione forzata della sua salma (un ordine del regime per evitare ogni accertamento della verità), il caso Fernando Alban si aggiunge alla lista dei ‘deceduti in strane circostanze’ o ‘suicidati’ sotto la custodia del regime di Maduro.