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America Latina: quella mancata integrazione…

| 3 Luglio 2018 | ESTERI

Qualcuno lo definì il continente della speranza. L’America Latina, i cui membri sono nati dall’indipendenza strappata alle corone europee dell’epoca, si mantiene legata da innumerevoli caratteristiche che accomunano i suoi abitanti. Con un’elevata omogeneità linguistica e un’enorme ricchezza culturale – e non solo – la regione vanta di potenzialità che purtroppo non sono state ancora sfruttate.

Nonostante le condizioni siano date (in parte dalla natura, in parte dalla storia), non è stata mai intrapresa la strada verso una vera e propria integrazione economica e sociale che, stati permettendo, trasformasse l’America Latina in un’unica forza che si relazioni alla pari di altre potenze nel mercato internazionale. Accade invece tutto il contrario, una forte demarcazione delle frontiere ha incentivato sempre di ipù la rivalità tra gli stati, i quali, mantengono dei rapporti bilaterali a seconda dell’ideologia professata dal governo di turno.

Tra le cause di questa mancata integrazione possiamo elencare:

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i) La Demagogia della classe politica che governa buona parte degli stati dell’emisfero, la quale, anziché presentare soluzioni alle profonde divisioni sociali che colpiscono ogni singolo stato, fanno leva su un esagerato nazionalismo che tende a coniugare un senso di superiorità verso i paesi vicini con false promesse che non vengono mai raggiunte.

ii) La polarizzazione ideologica messa in pratica da una sponda all’altra. Da un lato, il cosiddetto “asse bolivariano” tenta di imporre un’agenda ideologizzata e autoritaria all’interno della regione; allo stesso tempo, i suoi detrattori e altri governi dell’emisfero cercano di mantenere i parametri democratici. La polarizzazione ideologica che influenza il comportamento dei governi è un fattore che destabilizza l’assetto politico regionale.

iii) Lo schieramento internazionale di ogni paese che, nonostante sia dovuto alla causa precedente – l’ideologia – merita di essere elencato. I conflitti che vedono coinvolti gli Stati Uniti e il Medioriente, la concorrenza commerciale tra i paesi occidentali e la Cina e, questo nuovo clima di guerra fredda nel quale Putin spunta come protagonista indiscusso, trovano nell’America Latina una frontiera calda. Non esistono rapporti tra gli Stati vicini se non sotto l’influenza delle potenze appena elencate.

iv) I problemi interni di stampo socioeconomico che ogni stato deve affrontare. Stiamo parlando di conflitti storici che i paesi latinoamericani si trascinano alle spalle, i quali, spesso e volentieri vengono ignorati dai governi di turno. Un’unione – almeno economica – non sarà possibile se si ignorano le fratture sociali che vengono ancora ignorate nei paesi della regione. Due tipi di fratture che attraversano tutti i paesi latinoamericani sono:

1) Quella tra i Ricchi e Poveri. Nonostante in alcuni paesi si parli di crescita e sviluppo, l’indice di povertà resta elevato di fronte a una minoranza che detiene un’elevata percentuale delle risorse. Man mano che aumenta questo divario, cresce il malessere sociale e ci si allontana dall’opportunità di formare una società civile nella quale si abbiano, per lo meno, le stesse opportunità.

2) La frattura tra il Centro e la Periferia. Un difetto strutturale delle metropoli latinoamericane è un marcato centralismo che impedisce il superamento del sottosviluppo. A livello degli Stati, la concentrazione di istituzioni, risorse e opportunità nelle città principali contrasta con l’abbandono – quasi assoluto – del resto del territorio. Allo stesso tempo, nelle grandi città si può notare che, mentre il centro non ha niente da invidiare al primo mondo, le periferie scarseggiano di strutture, beni e servizi essenziali. Queste ultime vengono mantenute come serbatoio elettorale della classe politica di ogni nazione attraverso il clientelismo e l’assistenzialismo.

La mancata integrazione di una regione che avrebbe tanto da offrire al mondo ostacola il percorso verso la crescita economica e sociale dell’intera zona, lasciando i popoli latinoamericani in balia di eventi che accadono nel resto del mondo e perennemente sottomessi a potenze internazionali che sfruttano indiscriminatamente le risorse di un’America Latina che fa fatica a mettersi d’accordo.

L’integrazione Latino-americana è l’unica strada alternativa da un lato al neocolonialismo che viene messo in pratica sia dagli USA che dalla Cina e la Russia; e dall’altro, al costante ritorno di autoritarismi che, nel nome di un astratto principio di autodeterminazione, opprimono intere popolazioni cercando di conservare il potere a qualunque prezzo.

Infine, l’integrazione è l’unica strada percorribile per preservare i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini latinoamericani e, nello scenario internazionale, se si vuole affrontare a viso aperto una realtà sempre più ostile.

TAG: America Latina, Latinoamerica, politica
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