Fondare un nuovo partito

Non avevo mai votato PD, l’ho fatto per la prima volta, un po’ per il vezzo innato di andare controcorrente, ma, sostanzialmente, per protestare contro una caccia all’uomo scatenata da un’immensa cosca di invidiosi e conservatori dell’esistente ordine delle cose.

La gente che ha eletto Renzi alle primarie era in gran parte estranea ad un partito nato appena dieci anni fa dalla fusione di due esperienze politiche completamente diverse, quelle dei comunisti e dei cattolici democratici, e tenuto insieme da logiche di potere. Lo ha fatto per definire una nuova identità, per dare una casa al riformismo italico, da sempre negletto
e sommerso da una vocazione conservatrice e da un trasformismo di sopravvivenza, incapace di produrre idee nuove, ma abile a reincarnarsi.

Chi ha avuto la voglia e la pazienza di seguirmi sa bene che non ho atteso i risultati di questa consultazione elettorale per sostenere l’inidoneità del PD ad essere lo strumento utile al raggiungimento delle finalità che Renzi si proponeva. Ed era evidente a tutti il fastidio urticante del tradizionale apparato e dei vecchi titolari della ditta per l’irruzione di un alieno nel giardino di casa e per la sua pretesa di rompere con la tradizione, modificare il linguaggio e le consuetudini, sostituire con una forte leadership il sinedrio degli inamovibili ottimati.

Adesso che la straripante marea populista ha inondato tutto il Paese, pensare di rientrare in sintonia con lo stesso, prestando il proprio consenso ad un governo degli euforici vincitori, equivale a coltivare una mortifera illusione, pari a quella di chi spera di riconquistare il potere reiterando i riti propiziatori e le danze della pioggia di una sinistra che non vuole fare i conti con la storia.
Insisto sul concetto che solo la fondazione di un nuovo partito dei riformisti, ad immagine e somiglianza di quello creato da Macron, possa servire alla costruzione di un’alternativa al trionfo del qualunquismo.
Se Renzi ci sta, bene, altrimenti dobbiamo provare a farlo da soli.