
Lo Schiaccianoci apre la stagione del Ballo della Scala in un tripudio di tecnica e poesia, grazie alla visione immortale di Rudolf Nureyev. Il grande maestro, che ha reso il balletto ancora più affascinante con il suo stile unico e le sue riletture complesse, è celebrato in una produzione che unisce emozione e perfezione tecnica.
Protagonisti della serata sono Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, affiancati dal Corpo di Ballo della Scala e dai giovani talenti dell’Accademia. Memorabili i pas de deux di Clara e dello Schiaccianoci-Principe, così come il divertissement del secondo atto, che spazia dalle danze spagnole alle russe, eseguite con impeccabile proprietà stilistica.
L’orchestra, guidata dall’eccellente direttore Valery Ovsyanikov, accompagna con sensibilità le emozioni e le nostalgie di Nureyev, esule e genio senza confini. La coreografia non conosce momenti di stasi, regalando agli spettatori una narrazione intensa, arricchita da momenti iconici come la danza sotto la neve dei Fiocchi di neve e il suggestivo coretto a voci chiuse.
Una serata di eccezionale fascino, che celebra la visione artistica di Nureyev, il suo profondo amore per l’arte e la sua incomparabile eredità creativa. L’intensa espressività dei ballerini incanta il pubblico, avvolgendolo in un’atmosfera suggestiva e regalando un’esperienza indimenticabile.