Lo afferma il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in una intervista al quotidiano tunisino La Presse.
“I rapporti inquietanti sui trattamenti disumani dei migranti sono una realtà terrificante con la quale ci siamo confrontati da tempo. Purtroppo questa situazione non è una novità. L’impegno dell’Italia insieme alla Libia nel quadro dell’Ue, poggia come noto sulla volontà di lottare contro il traffico illecito di esseri umani, che resta la nostra priorità. Siamo molto coscienti della sfida ed è per questo che noi cooperiamo con le autorità libiche da tempo per migliorare le condizioni dei migranti in Libia, per rinforzare le loro capacità nella gestione dei campi e per assicurare il pieno rispetto dei diritti umani”.
“Uno degli obiettivi – aggiunge il premier in Tunisia – è bloccare gli arrivi in Libia, perchè siamo coscienti della situazione drammatica dei campi libici. Anche la questione delle responsabilità resta fondamentale: non accetteremo una logica di impunità. Consideriamo anche un ruolo centrale in questo campo debba essere giocato dall’ONU. L’Italia è stata il primo Paese a sostenere la necessità di rafforzare il ruolo delle Nazioni Unite e in generale delle organizzazioni internazionali in Libia e siamo i più impegnati a sostenere le attività di Unhcr e Oim in Libia. Abbiamo deliberato un contributo supplementare nei giorni scorsi per attività future per le Ong italiane in partenariato con le Ong libiche per rafforzare le strutture dedicate alla salute e alle donne nei campi”.