
Ancora una sciagura, ancora una tragedia, solo che questa volta ha visto, per grazia divina, 15 passeggeri rimasti feriti in modo non grave nello scontro tra due treni in provincia di Lecce. L’ennesima strage, questa volta per fortuna mancacata, che vede protagonista la linea ferroviaria gestita dalle Ferrovie Sud-Est. I feriti non hanno riportato grandi danni ma le contusioni ed escoriazioni, insieme alla grande paura, hanno lasciato il segno.
L’incidente è avvenuto all’uscita di Galugnano, frazione di San Donato di Lecce, sulla tratta tra il capoluogo salentino e Otranto. Una delle due littorine procedeva a bassa velocità e per questo anche i treni non hanno riportato grossi danni. Sono sette i passeggeri feriti nell’incidente portati all’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, tutti non gravi. Si tratta di quattro donne, due uomini e un bambino, contusione lieve per quest’ultimo. Due sono stati portati al pronto soccorso con codice giallo, trauma contusivo toracico, e cinque con codice verde.
A bordo dei due treni c’erano complessivamente 80 passeggeri e, come reso noto dalla società, uno dei due convogli era fermo. L’incidente, secondo quanto riferisce la Asl del capoluogo salentino, è avvenuto su un tratto a binario unico. I soccorritori hanno dovuto raggiungere a piedi il luogo dell’incidente, situato in una zona di difficile accesso per i mezzi, per poi riportare i feriti in stazione.
Sull’incidente è stata aperta una inchiesta dalla Procura di Lecce, l’ennesima. Basti ricordare che a distanza di circa un anno, esattamente il 12 luglio del 2016, nel tratto Andria – Corato due treni viaggiavano, al km 51, su binario unico. Un tratto di binario dove vigila il consenso telefonico di precedenza di marcia. In quella sciagurata giornata, morirono ben 23 persone e oltre 50 persone rimasero gravemente ferite. Quante altre vite devono essere sacrificate affinché Ferrovie Sud-Est se ne renda conto?