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Quinta inaugurazione per la stazione Tav di Afragola: si attende già la sesta

| 6 Giugno 2017 | CRONACA, POLITICA

“Questa non è la quarta inaugurazione della stazione Tav di Afragola, ma è l’ultima!”. La frase è stata proferita dal governatore della regione Campania Vincenzo De Luca nel mese di luglio 2015. Poco dopo la sua elezione come presidente. Ma non è stato di parola.

Oggi, martedì 6 giugno, siamo arrivati a cinque. Cinque inaugurazioni, cinque feste, cinque buffet, cinque passerelle politiche l’una molto simile alle altre. Sembra uno scherzo, ma non lo è. E stavolta, le cose sono state fatte davvero in grande. Al tanto agognato taglio del nastro hanno preso parte anche esponenti politici di spicco a livello nazionale. È giunto persino il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, affiancato dal ministro delle infrastrutture Graziano Delrio. C’era anche il prefetto di Napoli Carmela Pagano, oltre a vari rappresentanti delle Ferrovie dello Stato e al sindaco di Afragola Mimmo Tuccillo.

“Afragola è il segno del movimento al quale il Governo deve garantire la stabilità e i collegamenti”. Lo ha detto proprio Gentiloni. Magari, non sapendo neanche di quali collegamenti stia parlando. Si parla di un totale di 18 coppie di treni ad alta velocità pronti a transitare per Afragola a cadenza quotidiana. Ma ancora non si ha idea di quanto tutto questo avrà inizio, se avrà inizio.

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L’idea di far nascere tale stazione ad Afragola balzò nella mente dell’architetta britannica di origine irachena Zaha Hadid. Il suo progetto venne presentato ufficialmente al pubblico il 4 novembre 2003. Fin da subito, la sua stazione fu considerata come la più bella d’Italia. I lavori sarebbero dovuti finire entro il 2008, ma il termine fu rinviato al 2011. Nel 2012, tutto fu sospeso per mancanza fondi. I cantieri sono stati poi riaperti nel febbraio 2015 e il servizio regolare per i viaggiatori dovrebbe essere aperto dall’11 giugno prossimo. Purtroppo Zaha non potrà mai vedere la sua grande opera ultimata, essendo scomparsa tragicamente a Miami il 31 marzo 2016 per un attacco cardiaco.

Eppure, la stazione di Napoli-Afragola dovrebbe essere un vero e proprio capolavoro, con un’ampia area commerciale e addirittura un tecnologico parco naturalistico. Dovrebbero transitare da queste parti la Circumvesuviana e la Linea 10. Quest’ultima collegherà, forse un giorno, la zona del Museo Nazionale di Napoli con l’hinterland partenopeo, toccando anche CasoriaAfragola. Centro storico e Area Nord sarebbero legate da un treno di assoluto livello. Senza dimenticare il già citato treno ad alta velocità. Il tutto per un investimento complessivo di 70 milioni di euro.

Le criticità intorno ad un progetto di questo genere sono molteplici. La stazione afragolese sembra un’oasi nel deserto, dato che è circondata da una distesa di erbacce e rifiuti. Inoltre, gli appalti sulle opere che circondano la stazione sono già stati puntati da diversi clan camorristici. Si vocifera addirittura che gli omicidi a Napoli e dintorni degli ultimi dieci giorni siano dovuti proprio al business che i malavitosi vorrebbero creare intorno a tali lavori.

Anche gli esponenti di altre fazioni politiche hanno espresso la loro criticità in merito all’inaugurazione. Il consigliere regionale di Forza Italia Severino Nappi ha definito l’evento come una sorta di remake del “Patto della Campania”, ossia un vero e proprio teatrino. Dall’altra parte, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) ha parlato di “assurda inaugurazione di un cantiere non completato” e di “stazione senza sicurezza nel bel mezzo di una guerra tra i clan camorristici”.

Anche i NoTav provenienti dai centri sociali hanno manifestato il loro dissenso. Si sono riuniti presso la stazione di Napoli Centrale e hanno dato vita a scontri con la polizia. “Fuori la mafia dalle istituzioni”, questo il loro slogan più ricorrente. Sono stati condotti fuori dalla stazione, anche con le maniere forti. E Gentiloni? Ha ribadito quanto la sicurezza sia “un impegno prioritario in questo territorio”. Ah beh, allora. Qui c’è la sensazione che l’unica sicurezza sia costituita da una futura sesta inaugurazione. Basti pensare all’Ospedale del Mare, che prima o poi dovrebbe entrare definitivamente in funzione nel quartiere napoletano di Ponticelli e che è stato oggetto di una valanga di inaugurazioni, prima del precedente governatore campano Caldoro e poi dell’attuale De Luca. Ma un giorno i sogni diventeranno realtà. Forse.

TAG: Afragola, De Luca, inaugurazione, stazione, Tav
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