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L’emendamento Occhiuto–Lotito: la manovra che certifica il default della Cassa Ragionieri

| 22 Novembre 2025 | ATTUALITÀ, IL FORMAT, NOTIZIE

Dopo settimane di analisi, numeri allarmanti e ammissioni parlamentari che hanno incrinato la narrazione ufficiale della CNPR, arriva ora un tassello che conferma ciò che molti iscritti sospettavano da tempo: la Cassa Ragionieri non è in equilibrio. È in emergenza.

E la prova non arriva da opinionisti, da sindacati di categoria o da speculazioni: arriva dal Parlamento, nero su bianco, all’interno della legge di bilancio attualmente in discussione.

Un emendamento a firma Roberto Occhiuto e Claudio Lotito (Forza Italia) introduce infatti una norma che cambierebbe radicalmente la platea degli iscritti alla Cassa Ragionieri.

Una norma senza basi attuariali: l’obbligo di iscrizione a chi non c’entra nulla

Il nuovo art. 45-bis prevede che, dal 1° gennaio 2027, tutti i professionisti che aprono una partita IVA, non iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria, svolgono l’attività prevalente ATECO 68.32.00 e rispettano i requisiti dell’art. 71-bis disp. att. c.c., vengano automaticamente iscritti alla Cassa Ragionieri.

Nessuna relazione tecnica attuariale. Nessuno studio dell’impatto contributivo. Nessuna analisi dei flussi demografici o dell’effettivo equilibrio finanziario della Cassa. Nulla.

L’emendamento arriva in Parlamento privo di qualsiasi valutazione tecnico-economica, come se la scelta non fosse frutto di un’esigenza previdenziale, ma di un’esigenza politica. Per questo, tra gli addetti ai lavori l’impressione ènetta: sembra più una cortesia nei confronti del Presidente Pagliuca che una riforma ragionata.

Un tentativo disperato di “gonfiare” la platea

La Cassa perde iscritti ogni anno; il rapporto iscritti/pensionati precipiterà sotto 1 già dal 2033; il Bilancio tecnico dimostra che l’ente rischia di avere più pensionati che contribuenti attivi per oltre 25 anni; il patrimonio finanziario è ormai l’unico argine, ma dipende dai mercati e non è infinito.

Questo emendamento, privo di fondamento attuariale, rappresenta dunque la certificazione politica del default silenzioso della CNPR.

Chi paga il prezzo? Sempre gli altri

Gli amministratori di condominio e i professionisti del settore immobiliare si troverebbero iscritti forzosamente a una Cassa che non è la loro, chiamati a finanziare un sistema che non li rappresenta, senza benefici, senza tutela e senza diritto di voto.

Il nodo politico: un aiuto a Pagliuca nel momento più delicato

Il tempismo dell’emendamento non può non destare interrogativi: arriva mentre la Cassa è sotto osservazione per i dati attuariali negativi; arriva mentre si tenta di far approvare una riforma statutaria che permetterebbe a Pagliuca di restare in carica per altri vent’anni; arriva senza supporto tecnico, come un intervento emergenziale confezionato a tavolino.

Di fronte a questa combinazione di elementi, il dubbio è inevitabile: l’emendamento serve a salvare la previdenza dei Ragionieri o a salvare la presidenza di Pagliuca?

Conclusione: l’art. 45-bis non nasce per equità, ma per necessità

La norma Occhiuto–Lotito non nasce per modernizzare il sistema. Nasce perché la Cassa Ragionieri è in sofferenza strutturale, e l’unico modo rimasto per tenerla in piedi è obbligare altre categorie a finanziarla.

Non è un sospetto. È scritto nella legge di bilancio e nella totale assenza di uno studio tecnico a supporto della norma.

TAG: #CNPR, Cassa Ragionieri
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