TELEFONO AZZURRO/PROF. CAFFO: “SERVONO ADULTI FORMATI ALL’ASCOLTO E UNA RETE INTEGRATA. I SEGNALI DI DISAGIO SONO MINIMI E SILENZIOSI; RICONOSCERLI È FONDAMENTALE. L’ASCOLTO DEVE ESSERE IL PRIMO STRUMENTO DI PROTEZIONE”
COMUNICATO STAMPA
Roma, 20 novembre 2025 – Ridurre il divario e la distanza tra adulti e adolescenti richiede un ascolto autentico e costante e una rete capace di riconoscere per tempo le situazioni a rischio. Una società che non ascolta bambini e adolescenti indebolisce il proprio futuro. L’ascolto deve diventare una responsabilità quotidiana e condivisa. È questo l’appello lanciato da Telefono Azzurro in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza all’interno dell’evento “Voce ai Diritti. L’ascolto come strumento di protezione dei più piccoli”.
L’ascolto attivo di bambini e adolescenti rappresenta un elemento chiave per favorire la crescita armoniosa: ascoltare davvero i più giovani contribuisce a rafforzare la loro autostima, migliora la capacità di costruire relazioni sane e alimenta il senso di appartenenza alla comunità. Tutti aspetti fondamentali per lo sviluppo di una personalità adulta consapevole e responsabile.
Proprio in questa direzione, lo scorso anno è stata istituita per la prima volta la Giornata Nazionale dell’Ascolto dei Minori, celebrata il 9 aprile, con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sull’urgenza di valorizzare l’ascolto attivo e promuovere politiche e pratiche concrete per la tutela dei diritti dei più piccoli. Telefono Azzurro rinnova il suo impegno per promuovere una riflessione volta a dare concretezza a questo principio lanciando un appello a genitori, istituzioni, scuola, educatori, professionisti della salute e del mondo dello sport e dei media affinché tutti si assumano la responsabilità di creare ambienti favorevoli a una partecipazione reale e incisiva dei bambini. In continuità con questo percorso il 9 aprile 2026 si terrà la seconda Giornata Nazionale dell’Ascolto dei Minori, con iniziative che coinvolgeranno il CNEL e il Parlamento.
Telefono Azzurro, grazie alla linea gratuita 196.196, attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7 è sempre pronta ad ascoltare i bambini e adolescenti per offrire loro supporto psicologico o semplicemente ascoltare le loro storie di bullismo, cyberbullismo e maltrattamento. Una mano sempre tesa e che pone l’ascolto al centro di ogni azione di protezione dell’infanzia.
“È urgente ricostruire un ponte tra adulti, bambini e adolescenti, oggi spesso separati da mondi che non si incontrano. Mentre i giovani vivono in ambienti digitali complessi, gli adulti faticano a comprenderli, lasciando che siano le tecnologie a colmare vuoti di dialogo e presenza. L’intelligenza artificiale e le piattaforme digitali influenzano profondamente identità e relazioni dei ragazzi: per questo famiglia, scuola e comunità devono tornare a essere guide affidabili. Riconoscere precocemente i segnali di disagio – spesso minimi e silenziosi – è fondamentale, e servono adulti formati e una rete integrata di istituzioni, scuola e servizi per intervenire tempestivamente. Una società che non ascolta bambini e adolescenti rinuncia al proprio futuro: l’ascolto deve diventare una pratica quotidiana e condivisa” ha dichiara Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro.
“Oggi è una giornata in cui possiamo e dobbiamo davvero confrontarci sul diritto all’ascolto. Anche noi, che operiamo ogni giorno nel settore, non siamo infallibili: spesso, presi dalla fretta, gli adulti finiscono per non ascoltare davvero i ragazzi. Dobbiamo imparare a lavorare insieme a loro, non per loro. Il nostro impegno attraverso il Corecom e l’Osservatorio Infanzia e Minori è quello di essere una rete di prossimità per garantire ai ragazzi uno spazio di ascolto autentico, accessibile e capace di trasformarsi in interventi concreti” ha dichiarato Eleonora Zazza, presidenza del Corecom Lazio
Laura Aria, Commissaria AGCOM ha evidenziato l’importanza per le famiglie di conoscere e utilizzare gli strumenti disponibili per proteggere i più giovani online “Abbiamo messo in campo strumenti concreti per proteggere i più giovani online, come la nuova SIM dedicata ai minori che consente di bloccare automaticamente i contenuti nocivi. È fondamentale che le famiglie conoscano e utilizzino queste opportunità, perché la tutela digitale parte proprio dalle scelte quotidiane dei genitori. Solo con una piena consapevolezza condivisa tra adulti e ragazzi possiamo garantire un ambiente digitale realmente sicuro”.
Francesco Caroprese, vicepresidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, ha richiamato il ruolo di responsabilità dell’informazione nel raccontare e proteggere i più giovani: “I giornalisti hanno una grande responsabilità perché le parole possono informare, orientare e perfino proteggere. È essenziale raccontare la realtà con rigore e sensibilità, soprattutto quando riguarda i giovani. Il nostro impegno deve essere un’informazione consapevole e rispettosa, capace di fare davvero la differenza”
Ufficio stampa Telefono Azzurro:
Edoardo Caprino
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