Nel primo pomeriggio di oggi, un incendio ha colpito il cuore di Milano, nei pressi di Corso Vittorio Emanuele II e via Cesare Beccaria, una delle zone più frequentate e centrali della città. Il rogo, originato dall’incendio di alcuni cavi elettrici sotterranei, ha richiesto un intervento massiccio delle squadre di soccorso. Sul posto sono intervenuti ben 35 vigili del fuoco che hanno lavorato intensamente per arginare le fiamme e mettere in sicurezza l’area.
L’incendio ha causato il rapido accumulo di fumo, rendendo necessaria l’evacuazione dell’edificio sovrastante come misura di sicurezza per i residenti e i lavoratori presenti. Le autorità hanno provveduto a far allontanare le persone dall’area interessata, consentendo ai vigili del fuoco di operare con maggiore efficienza e in sicurezza.
La situazione ha destato preoccupazione soprattutto per la posizione centrale dell’incendio, in una zona densamente frequentata da cittadini e turisti, a pochi passi dal Duomo e dalle vie dello shopping milanese. Non sono stati riportati feriti, ma l’evacuazione ha reso evidente l’urgenza di mettere in sicurezza la zona per evitare rischi per la popolazione.
Le prime analisi condotte dai vigili del fuoco indicano che l’incendio sia stato causato da un surriscaldamento o un cortocircuito nei cavi elettrici sotterranei. Questo tipo di incidenti, pur essendo relativamente rari, evidenzia la vulnerabilità delle infrastrutture sotterranee delle grandi città, soprattutto quando si tratta di reti elettriche obsolete o sottoposte a condizioni di stress. In città come Milano, con un elevato fabbisogno energetico, questi impianti possono rappresentare un rischio in caso di malfunzionamento.