La guerra tra Israele e Hamas è arrivata al giorno 359, con un evento che potrebbe cambiare gli equilibri della regione. Hezbollah ha confermato la morte del suo leader Hassan Nasrallah, ucciso in un raid israeliano su Beirut. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha definito la morte di Nasrallah “una svolta storica negli equilibri in Medio Oriente”.
L’Iran ha reagito promettendo vendetta e annunciando di essere pronto a inviare truppe in Libano, mentre la guida suprema Ali Khamenei, trasferito in un luogo segreto, ha esortato i musulmani a unirsi contro Israele. Nel frattempo, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha consigliato agli italiani di lasciare il Libano con i voli ancora disponibili, mentre il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, spinge per un cessate il fuoco immediato.
Secondo il New York Times, ci sono divisioni all’interno del governo iraniano su come rispondere all’uccisione di Nasrallah. I conservatori spingono per una reazione forte, mentre i moderati, guidati dal presidente Masoud Pezeshkian, invitano alla cautela per evitare un’escalation voluta da Israele.