Privatizzazione di Poste Italiane, Slp – Cisl: “senza dialogo sarà battaglia”
Dopo la mobilitazione dei dipendenti, tocca ai sindacati intervenire sul delicatissimo tema della totale privatizzazione di Poste Italiane annunciata in conferenza stampa del Premier Giorgia Meloni nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa. E la Slp Cisl promette non le manda a dire: ”se non ci sarà dialogo sarà battaglia, senza sconti”. Così il segretario generale della Slp Cisl Poste, Raffaele Roscigno, sulla ipotesi di privatizzazione di una quota di Poste Italiane, avanzata ieri dalla premier, Giorgia Meloni, a. ”La strada tracciata dal Governo desta enorme preoccupazione ed incontra la nostra assoluta contrarietà. Un cambio di rotta è necessario, anche per allontanare quel sentimento di tradimento che oggi proviamo nei confronti di chi, in passato, aveva promesso tutt’altro” afferma il sindacalista.
“Al Governo- prosegue il segretario generale della Slp Cisl Poste – chiediamo coerenza a tutela di una delle maggiori e più proficue aziende del Paese. Poste Italiane assicura importanti utili allo Stato e sarebbe inaccettabile mettere in discussione migliaia di posti di lavoro, rischiando di compromettere la qualità dei servizi offerti a milioni di cittadini. Come sempre pronti a percorrere la via del dialogo, avanziamo con urgenza la richiesta di un tavolo di confronto tra Azienda, Governo e Sindacati che consenta di fare chiarezza sulle tappe di una potenziale ulteriore privatizzazione, sul Piano Industriale e sul Contratto nazionale ed aprire una discussione seria sulla partecipazione dei lavoratori all’interno di Poste. Da parte nostra c’è ampia disponibilità al confronto”.
”Ci aspettiamo una convocazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico in tempi rapidi. In caso contrario – conclude il segretario Roscigno – insieme alle altre sigle sindacali, apriremo una forte stagione di mobilitazione”.
