Non ci sarà il rinnovo con il Milan, non ci sarà il Monza, non ci saranno i soldi degli Emiri: Zlatan Ibrahimovic, il “Dio” come lui stesso si è proclamato, ha dato l’addio al calcio giocato.
C’era molto fermento ieri sera a San Siro e non solo perché nella fondamentale partita tra Milan e Verona si giocasse la retrocessione degli scaligeri (con un orecchio a ciò che succedeva a Roma tra i capitolini e lo Spezia) ma anche perché circolava già la voce che Ibrahimovic dovesse fare un annuncio importante.
In molti si aspettavano soltanto un saluto a quella tifoseria che lo ha molto amato nonostante i diversi infortuni patiti negli ultimi due anni che hanno reso Ibra leader più fuori che in campo. Invece no, Zlatan ha sorpreso di nuovo tutti salutando il campo da gioco senza però giocarci, sempre a casa di quei guai fisici irrisolti che hanno costretto lo svedese a dare l’addio definitivo.
I tifosi lo hanno salutato così “God Bye”, “Ciao Dio”, con la speranza di incontrarlo ancora come amatissimo avversario. No, Ibra spietato come sempre, ha deciso di non calcare più il manto erboso da giocatore.
Ma anche Dio piange e davanti al San Siro tutto in piedi, Re Zlatan, microfono alla mano, non ha potuto far altro che concedere qualche lacrima agli obiettivi dei fotografi.
E dopo aver salutato i tifosi è toccato ai giornalisti: “Sì, lascio il calcio. Non l’avevo detto a nessuno, neanche alla società o alla mia famiglia. Ringrazio anche voi per la pazienza, ora avrete meno lavoro. Forse”.
Molti club lo avevano cercato ma Zlatan aveva già le idee chiare: “Da domani sarò un uomo libero e aprirò un nuovo capitolo della mia vita. Ho avuto alcune offerte, è vero, ma ormai avevo già deciso di smettere”.
E sul futuro Ibra non ha ancora deciso?
“Ho accettato il mio futuro, ora l’adrenalina sarà differente. Mi mancherà la strada per Milanello. Adesso devo capire cosa farò: se entro di nuovo in questo mondo devo partire da zero e crescere”.