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Per l’Ema potrebbe essere somministrata la quarta dose alle persone vulnerabili

Vaccino sicuro anche in gravidanza
| 19 Gennaio 2022 | SALUTE

“Nelle persone con sistema immunitario gravemente indebolito, che hanno ricevuto 3 dosi per la vaccinazione primaria, sarebbe ragionevole che le autorità sanitarie pubbliche prendano in considerazione la somministrazione di una quarta dose”. Lo ha dichiarato il capo della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri, sottolineando che al momento, “non ci sono prove della necessità di una quarta dose nella popolazione generale”, in quanto l’Agenzia europea del farmaco “non ha ancora visionato i dati sull’ulteriore richiamo”.

Cavaleri ha inoltre sottolineato che “ripetere i richiami a intervalli ridotti potrebbe portare alla riduzione dagli anticorpi prodotti da ogni somministrazione perché il nostro sistema immunitario ha bisogno di tempo per la risposta antigenica. Questo potrebbe rendere la vaccinazione meno efficiente”. “Se è necessario una quarta dose, ad esempio per alcune categorie, sarebbe opportuno sincronizzare la somministrazione con l’arrivo della stagione fredda come avviene con l’antinfluenzale”, ha concluso.

L’Agenzia europea del farmaco ha inoltre comunicato, in una nota, che gli ultimi dati sulla sicurezza forniscono rassicurazioni sull’uso di vaccini mRna contro il Covid-19 durante la gravidanza. La task force dell’Ema evidenzia in particolare la crescente evidenza che i vaccini a mRna “non causano complicazioni durante la gravidanza per le future mamme e i loro bambini”. La revisione dettagliata effettuata di diversi studi che hanno coinvolto circa 65.000 gravidanze in diverse fasi “non ha trovato alcun segno di un aumento del rischio di complicazioni di gravidanza, aborti spontanei, parto prematuro o effetti negativi nei bambini non ancora nati dopo la vaccinazione mRna”, precisa l’Ema.

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Gli studi hanno anche dimostrato che i vaccini anti-Covid “sono tanto efficaci nel ridurre il rischio di ospedalizzazione e morte nelle persone in gravidanza quanto nelle persone non incinte”, aggiunge l’Ema. Inoltre, gli effetti collaterali più comuni dei vaccini nelle persone in stato di gravidanza corrispondono a quelli della popolazione complessiva vaccinata e comprendono: dolore al sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, arrossamento e gonfiore al sito di iniezione, dolore muscolare e brividi. Questi effetti sono generalmente lievi o moderati e migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione.

“Poiché finora la gravidanza è stata associata ad un rischio più elevato di Covid-19 grave, in particolare nel secondo e terzo trimestre, le donne che sono incinte o potrebbero rimanere incinte nel prossimo futuro sono incoraggiate a vaccinarsi in linea con le raccomandazioni nazionali”, precisa l’Agenzia europea del farmaco. L’esame delle prove del mondo reale suggerisce che “i benefici di ricevere i vaccini mRna Covid-19 durante la gravidanza superano ogni possibile rischio per le donne incinte e i bambini non ancora nati”, conclude l’Ema.

TAG: #Covid-19, coronavirus, Ema, vaccini
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