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Le possibili Regioni che rischiano di cambiare colore entro Natale

| 8 Novembre 2021 | SALUTE

A preoccupare, oltre all’incidenza dei nuovi positivi su 100mila abitanti, sono anche le occupazioni dei posti in area medica e in terapia intensiva.

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Molta preoccupazione anche per la provincia autonoma di Bolzano dove ci sono 216,09 casi settimanali e l’occupazione in area medica è all’11% anche se è confortante il dato delle terapie intensive che è 4%.

La Calabria ha un’incidenza di 54,59, posti occupati per il 12% e terapie intensive al 5%.

Continuano a salire i casi nel Lazio che ha registrato un’incidenza settimanale di 72,5, ma la situazione dei ricoveri è sotto controllo perché nei reparti c’è un’occupazione pari all’8% e in terapia intensiva è al 6%.

Intanto sono 13 le regioni che hanno superato i 50 casi settimanali.

Si tratta di: Abruzzo (57,96), Calabria (54,59%), Campania (71,99), Emilia Romagna (67,99), Friuli Venezia Giulia (156,85), Lazio (72,5), Marche (63,93), provincia autonoma di Bolzano (216,09), provincia autonoma di Trento (70,59), Sicilia (52,78), Toscana (61,8), Umbria (59,3), Veneto (91,94).

In dieci città e province i contagi si stanno quotidianamente moltiplicando. Si tratta di: Bolzano, Gorizia, Trieste, Padova, Forlì-Cesena, La Spezia, Siena, Rieti, Catania e Siracusa.

Da ricordare che il passaggio dalla zona bianca a quella gialla avviene sulla base di tre parametri: l’incidenza settimanale di nuovi positivi deve superare i 50 casi ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione in area medica deve essere oltre il 15%, il tasso di occupazione in terapia intensiva deve essere oltre il 10%.

La zona gialla prevede, tra le altre cose, l’obbligo di mascherina anche all’aperto.

TAG: covid, Regioni, restrizioni
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