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Il Consiglio dei Ministri da il via libera al dl Lavoro

| 1 Luglio 2021 | POLITICA

La sospensione del programma Cashback, la proroga del blocco dei licenziamenti nel settore tessile e calzaturiero, ma anche passaggi su Alitalia e per differire il pagamento delle cartelle.

Sono le norme contenute nel decreto “recante misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese” approvato dal Cdm. Tra le norme anche alcune per il contenimento delle tariffe e per semplificare la ‘nuova Sabatini’ per l’acquisto di beni strumentali delle Pmi.

“All’interno di questo decreto ci sono ulteriori strumenti che possono aiutare i lavoratori ma avrebbero un senso diverso senza l’accordo con le parti sociali, che considero un grandissimo risultato. Mi auguro che quello di ieri sia anche il presupposto per la ripresa di un metodo per affrontare le sfide del Paese. Il dialogo sociale è una pratica molto importante e utile”, ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine del Cdm che ha approvato il dl ponte sul blocco dei licenziamenti.

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Per il comparto “più colpito dalla crisi, il tessile-calzaturiero” è in arrivo “una ulteriore proroga fino al 31 ottobre del divieto di licenziare e l’erogazione di ulteriori settimane di cassa Covid. Nello stesso tempo assicuriamo ulteriori 13 settimane di cassa straordinaria per tutte le imprese che non hanno più a disposizione strumenti di integrazione salariale”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando ha spiegato il contenuto del decreto.

Per quanto riguarda il Cashback, il programma è sospeso per 6 mesi a partire dal 1° luglio 2021. Al contempo, il ministero dell’Economia e delle finanze effettuerà rilevazioni periodiche relative all’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici, sulla base del supporto informativo fornito dalla Banca d’Italia. I risparmi ottenuti dalla sospensione del Cashback vengono destinati, nella misura di 1,5 miliardi di euro, ad un Fondo per gli interventi di riforma in materia di ammortizzatori sociali.

“Il Cashback – ha spiegato Draghi – ha un carattere regressivo ed è destinato ad indirizzare le risorse verso le categorie e le aree del Paese in condizioni economiche migliori”. La maggiore concentrazione dei mezzi alternativi al contante si registra tra gli abitanti del Nord e, più in generale delle grandi città, con un capofamiglia di età inferiore a 65 anni, un reddito medio-alto e una condizione diversa da quella di operaio o disoccupato.

Anche se non esistono a tutt’oggi dati specifici a riguardo, viene spiegato, è presumibile che siano queste categorie a trarre i maggiori benefici dal Cashback e dai bonus e superbonus collegati. La misura rischia perciò di accentuare la sperequazione tra i redditi, favorendo le famiglie più ricche, con una propensione al consumo presumibilmente più bassa, determinando un effetto moltiplicativo sul Pil non sufficientemente significativo a fronte del costo della misura.

Viene inoltre incrementato dal 30% al 100%, il credito d’imposta sulle commissioni sui pagamenti elettronici addebitate agli esercenti che acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti che consentono forme di pagamento elettronico entro il 30 giugno 2022.

Tra le misure contenute nel decreto approvato dal Cdm anche l’estensione per altri due mesi, fino al 31 agosto, del blocco dell’invio delle cartelle esattoriali.

Per quanto riguarda Alitalia, per garantire la continuità operativa è prevista la proroga fino al 16 dicembre del termine di restituzione del prestito ponte. Questa misura – spiegano fonti di palazzo Chigi – non comporta oneri a carico della finanza pubblica, trattandosi di un mero rinvio. Nelle more della decisione della commissione europea, Alitalia-società italiana aerea spa e Alitalia Cityline spa sono autorizzate – viene sottolineato – alla prosecuzione delle attività d’impresa, compresa la vendita di biglietti per voli programmati.

È istituito inoltre un fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2021, diretto a garantire l’indennizzo dei titolari di titoli di viaggio e voucher emessi dall’amministrazione straordinaria in conseguenza delle misure anti-Covid e non utilizzati alla data del trasferimento dei compendi aziendali. L’indennizzo – spiegano le stesse fonti – è erogato esclusivamente nell’ipotesi in cui non sia garantito al contraente analogo servizio di trasporto, ed è quantificato in misura pari all’importo del titolo di viaggio.

Il Cdm ha rifinanziato per un totale di 600 milioni la nuova Sabatini, legge finalizzata al sostegno di investimenti delle Pmi per acquisto di beni strumentali. Le risorse saranno divise in due tranche: 300 milioni nel 2021 e 300 nel 2022. La norma prevede che per le domande trasmesse in data antecedente all’1 gennaio 2021, per le quali sia stata già erogata in favore delle Pmi beneficiarie almeno la prima quota di contributo, il Mise può procedere ad erogare le successive quote di contributo.

Per attutire sensibilmente l’impatto derivante dall’aumento dei prezzi delle materie prime, il Governo interviene con un fondo di oltre 1 miliardo di euro. È  quanto prevede ancora il decreto approvato in Cdm. Il provvedimento differisce inoltre al 31 luglio il termine entro il quale i Comuni devono approvare le tariffe e i regolamenti della Tari.

Il testo prevede anche  l’istituzione di un Fondo per il finanziamento delle attività di formazione dei lavoratori in Cassa integrazione guadagni (CIG) e Nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASPI).

Il Cdm ha approvato anche il disegno di legge delega per l’aggiornamento del Codice dei contratti pubblici, in linea con l’impegno annunciato dal presidente Draghi e contenuto nel Pnrr ‘Italia Domani’. Tra le novità, spiegano fonti di Palazzo Chigi, “tempi certi per le procedure di gara, per la stipula dei contratti e la realizzazione degli appalti, comprese le opere pubbliche che dovranno essere sempre più orientate all’innovazione e alla sostenibilità; rafforzamento della qualificazione delle stazioni appaltanti”.

Slitta ancora l’apertura delle discoteche. Secondo quanto si apprende da fonti di governo, la questione sarebbe stata affrontata a margine del Consiglio dei ministri ma non si sarebbe arrivati ad una decisione definitiva. Sul tavolo, però, sarebbe stata messa la possibilità di riconoscere delle risorse per le mancate entrate subite dall’intero settore fino ad ora.

TAG: cash back, consiglio dei ministri, dl lavoro, licenziamenti
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