
La passeggiata nel bosco, nel verde funziona come un vero e proprio antidoto allo stress: rilassa la mente e il corpo, fino a rallentare il battito cardiaco e ridurre la produzione di quegli ormoni (come il cortisolo) che sono le sentinelle dello stress. In Giappone lo chiamano Shinrin-yoku, termine che potrebbe essere tradotto come “bagno di foresta”.
Si tratta della tradizionale usanza di fare lunghe passeggiate immersi nei boschi. Camminare circondati dagli alberi, respirarne i profumi e ascoltarne i rumori, innesca reazioni positive nel nostro sistema nervoso. Dopo oltre un anno di limitazioni sociali e didattica a distanza, i giovani hanno più che mai bisogno di esperienze all’aria aperta, in contatto con i propri coetanei e con la natura. Insieme al WWF, Oasi Dynamo propone Campi Estivi per ragazzi, in tutta sicurezza.
Situata nel cuore della Toscana, Oasi Dynamo è una riserva naturale affiliata WWF. Caso unico in Italia, rappresenta una perfetta sinergia tra conservazione, gestione, conoscenza e fruizione ambientale, ricerca scientifica e attivismo sociale. Si tratta di 1000 ettari che sovrastano gli Appennini Pistoiesi, arrivando a toccare i 1.100 metri di altitudine.
Qui si organizzano avventure uniche, rivolte a bambini e ragazzi; coniugando bellezza della natura, rispetto per l’ambiente e indimenticabili esperienze di gruppo. Con programmi specifici dai 7 ai 14 anni, l’Oasi Dynamo experience del WWF è pensata per far vivere ai partecipanti un’esperienza di immersione nella natura, lontano dai rumori, dalle luci e dalla frenesia delle città.
Attività che vanno dal trekking a prove di orientamento, dal tree-climbing allo zip-line, e poi ponti tibetani, canoa, fattoria didattica e laboratori naturalistici. Oasi Dynamo propone una settimana di attività per giovani avventurieri. Ogni partecipante sarà immerso nella natura, esplorando la ricca flora e fauna, imparando a leggere le mappe, a seguire i sentieri del bosco e orientarsi sia con il sole che con le stelle. Si visiterà l’azienda agricola Oasi Dynamo, contribuendo a attività di farming.
Ci si addormenterà intorno al fuoco, con i rumori del bosco, guardando le stelle e ascoltando gli ululati dei lupi. Si imparerà a costruire rifugi di emergenza con i materiali che la natura può offrire e si la-vorerà sulla propria personalità, entrando in sintonia con la natura. Per tutte le fasce d’età giovanili, il divertimento farà da sfondo anche a dei momenti forma-tivi che avvicineranno i più curiosi ai temi della biodiversità, della tutela ambientale e al valore delle filiere di prodotto.
Oltre ai campi estivi, si organizzano anche gite ed escursioni, team building e programmi didattici per le scuole. Secondo gli studi condotti dal professor Ryan e pubblicati sul Journal of Environmental Psychology, stare in mezzo al verde aumenta la vitalità indipendentemente dalle abitudini di ciascuno nel praticare attività fisica o di interazione sociale. La natura diventa quindi un vero “carburante per l’anima”.
Secondo una ricerca condotta da Taylor e Kuo i bambini che soffrono di Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività che passano il loro tempo libero nella natura mostrano sintomi meno gravi. Tra i 400 bambini con diagnosi di Adhd, quelli che abitualmente giocavano fuori in ambienti verdi sviluppavano una concentrazione migliore. Non solo, ma di solito erano più calmi, rilassati e più felici.
Lo saprà chi fa un lavoro creativo, o semplicemente chi vuole mantenere viva la propria creatività: la natura è un vero e proprio carburante per la mente. A dimostrarlo ci sarebbe un’interessante ricerca condotta da un team di scienziati inglesi che ha addirittura misurato un aumento della creatività del 50 per cento durante una totale immersione nella natura per quattro giorni, senza l’ausilio della tecnologia e di internet.
Camminare in un bosco migliora la capacità di ricordare le cose, soprattutto per quanto riguarda la memoria a breve termine. È stato dimostrato durante un esperimento in Michigan (Berman, Jonides & Kaplan, 2008): ad un gruppo di persone è stato chiesto di ricordare una sequenza di numeri. Sono stati poi divisi in due gruppi: uno ha camminato in un bosco e l’altro in una strada affollata. Coloro i quali avevano passeggiato nel verde hanno registrato un risultato migliore del 20 per cento.