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Il piano di Draghi per la riapertura della scuola

| 25 Marzo 2021 | POLITICA

“Mentre stiamo vaccinando è bene cominciare a pianificare le aperture. Se la situazione epidemiologica lo consentirà la scuola aprirà in primis, anche nelle zone rosse”. Con queste parole il premier Mario Draghi, nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue, ha annunciato la volontà del governo di riaprire le scuole a partire da dopo Pasqua.

Il piano è di “riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua”, ha spiegato Draghi.

Sul tema è intervenuto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “Nella convinzione che la prolungata sospensione della didattica in presenza determini conseguenze – ha spiegato – non solo sugli apprendimenti ma anche sulla socialità che possono essere duraturi, il Governo sta lavorando intensamente per far tornare tutti gli studenti nelle aule, al più presto, imprimendo una vigorosa accelerazione al piano vaccinale”.

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Il ministro Bianchi ha confermato che “siamo investendo risorse ed impegno per far rientrare tutti i nostri alunni, quanto prima, proprio a partire da quelli più piccoli, che frequentano la scuola dell’infanzia e la primaria. Ma l’obiettivo è non fermarsi a loro”.

“Potremo contare sulle risorse che il governo ha stanziato – 300 milioni – col decreto Sostegni”, ha spiegato Bianchi, “per supportare le istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza epidemiologica”.

“Oltre alle risorse per la ripresa in sicurezza di tutte le attività in presenza, sono state stanziate somme per accompagnare la chiusura dell’anno scolastico e la costruzione di un ponte verso il prossimo, per il recupero di competenze e socialità, anche attraverso i Patti di comunità, strumento di autonomia responsabile e solidale”, aggiunge Bianchi.

Il ministro dell’Istruzione ha delineato così il piano per le risorse da impiegare: 150 milioni serviranno proprio per l’acquisto di strumenti e di servizi per la sicurezza di studentesse, studenti e personale, per potenziare i servizi professionali per l’assistenza psicologica e pedagogica.

Di questi 150 milioni fanno parte anche gli investimenti per servizi medico-sanitari volti a supportare le scuole nella somministrazione facoltativa di test diagnostici e specificamente nell’espletamento delle attività di tracciamento dei contatti.

Altri 150 milioni saranno investiti per il potenziamento dell’offerta formativa extracurricolare, al recupero delle competenze di base e della socialità e al consolidamento delle discipline, ha spiegato Bianchi. Altri 35 milioni sono stati stanziati dalla ministra per il Sud Mara Carfagna per l’acquisto di strumenti di connessione.

TAG: coronavirus, Governo Draghi, scuola italiana
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