
Andrej Rublev e gli ATP 500: una certezza. Il russo classe 1997 è ormai uno dei talenti maggiormente riconosciuti nel circuito e le sue vittorie, soprattutto nell’ultimo anno, sono sempre più frequenti. Non stupisce quindi il suo trionfo all’ATP di Rotterdam, uno dei tornei più rinomati a livello 500. Rublev, sconfiggendo in due set l’ungherese Martin Fucsovics (7-6, 6-4), si riconferma ancora una volta uno degli uomini da battere.
La partita è stata equilibrata, certo, ma nei momenti decisivi a spuntarla è stato sempre lui. I suoi diritti e la sua tenacia lo portano così al quarto ATP 500 vinto consecutivamente (dopo gli Open di Amburgo, San Pietroburgo e Vienna della seconda parte del 2020) e all’ottavo titolo in carriera. E’ troppo presto per parlare di un futuro numero uno, e, per vincere uno slam, il nostro Rublev deve probabilmente farsi ancora un po’ le ossa, ma una cosa è chiara: tra i più giovani è uno dei più temibili. La speranza è che il suo livello di gioco rimanga stabile e, anzi, nel tempo possa ulteriormente migliorare.
Dall’altra parte del mare, nella terra rossa di Buenos Aires, a trionfare è invece l’idolo di casa Diego Schwartzman. L’argentino regola con un netto 6-1 6-2 il più giovane connazionale Francisco Cerundolo. La partita è senza storia, come ci si aspettava, ma grandi complimenti sono d’obbligo all’avversario. Francisco Cerundolo, prima di perire per mano di Schwartzman, ha infatti disputato un torneo eccezionale, eliminando, nella sua strada, giocatori come Albert Ramos Vinolas, Pablo Andujar e Benoit Paire.
Una curiosità è che il fratello di Francisco, Juan Manuel Cerundolo, classe 2001, la settimana precedente aveva trionfato nell’ATP 250 di Cordoba, un altro torneo sulla terra rossa dell’Argentina. Sarebbe stato bello, a distanza di così poco tempo, vedere due fratelli sollevare una coppa, tra l’altro, nella loro terra di provenienza. L’ATP di Buenos Aires va comunque ad un argentino, il più esperto Diego Schwartzman, che trova il suo riscatto dopo l’uscita prematura dal torneo di Cordoba.
Tutti gli occhi del tennis, però, adesso andranno su Roger Federer. L’elvetico è infatti pronto per scendere in campo nel cemento di Doha, dopo un infortunio che dura ormai da più di un anno. Ci eri mancato, Roger.