I numeri ancora preoccupanti dei contagi da Covid – con anche il presidente del Consiglio italiano Conte che ha parlato di una nuova impennata di casi in arrivo mentre in Cina sono emersi nuovi focolai -, i mercati azionari sui massimi dopo il rally della prima settimana di 2021 e il focus sulle possibile conseguenze per gli asset finanziari dei piani di stimolo della amministrazione Biden, con conseguenze anche sulle mosse della Federal Reserve in funzione anti inflazione, hanno posto le condizioni per una seduta in flessione sia in Europa sia negli Stati Uniti. Tutti gli indici del Vecchio Continente hanno chiuso le contrattazioni in rosso anche se su livelli superiori rispetto ai minimi segnati nel primo pomeriggio: Londra è stata la peggiore, arretrando dell’1% dopo l’exploit di inizio 2021 (+6,4% nella prima ottava), mentre Milano ha ceduto mezzo punto percentuale chiudendo con il Ftse Mib a -0,32%.
Minerari, viaggi, costruzioni e auto i settori più penalizzati. A Milano, giù Exor (-1,7%), male i petroliferi (-1,8% Tenaris, -1,5% Saipem), pesanti anche Unicredit e Tim. La migliore è stata Hera (+2,38%). Unipol è salita dell’1,89% sfruttando un giudizio positivo di Mediobanca Securities e ha portato con se’ anche la partecipata Bper(+2%). Bene anche Finecobank (+0,96%) grazie ai dati della raccolta netta di dicembre (1,582 miliardi di euro). Petrolio in calo a 52 dollari al barile nel Wti febbraio e a 55,5 dollari nel contratto marzo del Brent. Netta risalita del dollaro trattato a 1,2134 per un euro (1,2245 venerdì sera).
Seduta in calo Wall Street, dopo la seduta record di venerdì scorso, con Twitter che crolla e perde oltre il 10% dopo le critiche per la sospensione in modo permanente dell’account personale del presidente statunitense Donald Trump.
A pesare, sull’inizio della settimana, sono le incertezze sul piano politico ed economico, che si aggiungono ai persistenti timori sulla diffusione del coronavirus. A Washington, i democratici hanno intenzione di mettere in stato d’accusa il presidente statunitense Donald Trump per l’assalto al Congresso del 5 gennaio, se il vicepresidente Mike Pence e i ministri non decideranno di rimuoverlo dal suo incarico invocando il 25esimo emendamento. Sul fronte economico, i dati hanno mostrato che il mercato del lavoro si è fermato a dicembre, dopo sette mesi di crescita, facendo aumentare i timori per l’outlook nel breve periodo. Il mese scorso, sono stati persi 140.000 posti di lavoro, per un totale di oltre 9,3 milioni nel 2020, a causa della pandemia di coronavirus. Il presidente eletto, Joe Biden, ha intanto promesso un nuovo piano di aiuti anticrisi e investimenti per stimolare la crescita.
Resta comunque alta la preoccupazione per il Covid-19, con il numero dei morti che per la prima volta è stato superiore a 4.000 in un giorno, giovedì scorso, e la task force della Casa Bianca che ha avvertito di una possibile “variante americana” del coronavirus.
Sul Ftse Mib quindi Hera è stata la protagonista di giornata supportata anche dalle indicazioni di Mediobanca Securities che la vede ben posizionata tra le società che sapranno sfruttare la fase di investimenti per la transizione energetica e per sviluppare l’economia circolare. Inoltre, come sottolineato dagli analisti di Akros, cresce l’attesa per la presentazione del nuovo business plan al 2024 in calendario il 13 gennaio.
E’ stata una giornata positiva in Borsa per l’industria del risparmio gestito le cui quotazioni sono state sostenute dai brillanti dati di dicembre relativi alla raccolta del gestito e dell’amministrato: oltre a Finecobank, anche Banca Mediolanum ha chiuso in controtendenza (+0,2%) dopo aver annunciato un raccolta positiva per 1,08 miliardi nel mese di dicembre in crescita rispetto a un anno fa; è salita dell’1,1% Anima Holding che ha realizzato una raccolta positiva nello stesso mese per 515 milioni. In rialzo anche Prismyan (+0,6%) che ha completato l’acquisizione di Ehc Global, specializzata nelle soluzioni per il settore ascensori.
Fuori dal Ftse Mib, in evidenza Piaggio (+3,4%): gli analisti di Mediobanca Securities hanno alzato la raccomandazione sul titolo a “outperform” con target di prezzo portato a 3,2 euro grazie alla rapida ripresa del mercato delle due ruote. Sottotono invece Mps (-2,1%) nel giorno del cda sul capital plan e che potrebbe anche decidere di aprire una data room per i potenziali acquirenti della banca senese.
Chiusura in rialzo per lo spread tra BTp e Bund che cede parte del guadagno della scorsa settimana sull’onda della debolezza dei titoli di Stato italiani sul mercato secondario. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005422891) e il pari durata tedesco è indicato a 105 punti base dai 103 punti del closing di venerdì. Risale dai minimi storici della scorsa settimana il rendimento del BTp benchmark decennale che in chiusura si attesta allo 0,57% dallo 0,54% del closing precedente.