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Elezioni Regionali: il centrosinistra esce rafforzato dal voto

| 22 Settembre 2020 | POLITICA

Finisce 3-3 la partita delle Regionali, secondo le proiezioni. Ma, viste le premesse, per il centrosinistra è molto più di un pareggio. Zaia vola verso il bis con il 75,9% dei consensi, mai un governatore tanto votato dall’istituzione delle Regioni. Secondo mandato anche per De Luca in Campania con il 64,9%, Toti in Liguria con il 54,9% e Emiliano in Puglia che batte Fitto 436,8% contro 38%.

Vince in Toscana Giani per il centrosinistra con il 48%. “Adesso governa per il bene dei toscani” , scrive Susanna Ceccardi in un sms inviato al suo rivale. Le Marche vanno al centrodestra: ad Acquaroli il 49,6% dei voti. “Trionfo Marche! – scrive sui social Giorgia Meloni – Grazie a Francesco Acquaroli e a Fratelli d’Italia un’altra roccaforte della sinistra sarà amministrata dal centrodestra. Da nord a sud Fratelli d’Italia è l’unico partito che cresce in tutte le regioni al voto”.

Netto successo dei Sì al referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. A più di 50mila sezioni scrutinate i favorevoli sfiorano il 70%. Un successo che fa esultare i leader della maggioranza e che si abbina ai risultati delle tornate elettorali nelle Regioni. Di Maio esulta: ‘Risultato storico’. E rilancia sul taglio agli stipendi dei parlamentari e su ‘una legge elettorale proporzionale’.

L’affluenza definitiva al voto per il referendum costituzionale è stata del 53,84% alla chiusura dei seggi. I dati si evincono dal sito del Viminale.

TAG: elezioni regionali 2020, referendum costituzionale
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