fbpx
adv-391
<< POLITICA

Conte vs Rutte. Consiglio UE, stallo per il Recovery Fund

| 18 Luglio 2020 | POLITICA

Si è concluso con un nulla di fatto la prima giornata di lavori del Vertice Ue per discutere del Bilancio 2021-2027 con l’obiettivo di trovare un accordo sul Recovery Fund e sugli aiuti ai Paesi Ue per superare la crisi generata dalla pandemia di Coronavirus.

Dati gli scarsi progressi è attesa una nuova proposta nella notte, o comunque prima della ripresa dei lavori, prevista per le 11 del 18 luglio. Le prime 13 ore di confronto sono servite solo a ribadire le già note posizioni, “molto distanti” secondo la cancelliera Angela Merkel.

Davanti allo stallo, durato tutta la giornata, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, nel tentativo di rompere le resistenze del premier olandese Mark Rutte, ha presentato una proposta che prevede la possibilità di ricorrere ad una sorta di ‘freno d’emergenza’ che bloccherebbe i pagamenti del Recovery Fund se non ci fosse “consenso” tra i governi, rimandando la questione ai leader.

Il meccanismo verrebbe applicato sull’attuazione dei piani nazionali di riforma, non sul loro ok iniziale. La discussione si è concentrata solo sulla parte del Recovery Fund che riguarda la governance ed i parametri di allocazione delle risorse.

Una proposta, quella di Michel, che Conte nella notte ha descritto come “non spendibile. Ho presentato una proposta italiana alternativa”. E sulla posizione dell’Olanda, il premier ha commentato: “Nulla è incrollabile nella vita, vediamo domani (oggi 18 luglio)”.

Rutte, da parte sua, ha insistito con la richiesta di un’approvazione all’unanimità, in Consiglio, dei piani nazionali di riforma per i Paesi beneficiari del Fondo. E nonostante gli sia stato ripetuto che con la base legale usata per il Recovery Plan (la stessa della politica di coesione) non sia possibile, il primo ministro dei Paesi Bassi non ha voluto cedere.

L’Austria, invece, ha rifiutato l’attuale proposta che prevede 500 miliardi di aiuti a fondo perduto. Lo ha scritto su Twitter in serata il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Vienna in particolare non vuole che si crei “un’Unione dei debiti a lungo termine”. “Vogliamo mostrare solidarietà, ma abbiamo anche in mente gli interessi dei contribuenti austriaci”, ha aggiunto il cancelliere.

Kurz in mattinata aveva spiegato la posizione dei frugali: “Insieme a Paesi Bassi, Svezia e Danimarca abbiamo una linea strettamente coordinata”, che prevede una riduzione del “volume totale” del bilancio e del Recovery fund e soprattutto della quota di “sovvenzioni” a fondo perduto. Vogliono poi cambiare i criteri di distribuzione degli aiuti, ora basati su Pil e disoccupazione degli ultimi 5 anni, e le modalità di “rimborso”, anticipando la restituzione degli aiuti.

A margine dei lavori del Consiglio europeo, c’è stato uno cambio di battute tra il premier Giuseppe Conte e il primo ministro olandese Mark Rutte. I due leader, che si sono incontrati la scorsa settimana a L’Aja, si sono fermati a parlare prima dell’inizio della riunione plenaria, questa mattina.

La proposta olandese sulla governance del Recovery fund “è incompatibile con i trattati e impraticabile sul piano politico”, avrebbe detto, a quanto riferiscono fonti italiane, il presidente del Consiglio italiano nel suo intervento nel corso della plenaria del Consiglio europeo.

Un intervento che è stato descritto come “molto forte e articolato sul piano giuridico”. Ma fonti olandesi hanno ribattuto: l’impraticabilità del voto del Consiglio all’unanimità non “la beviamo”.

Questa “è una situazione eccezionale, che richiede una solidarietà eccezionale e per la quale si possono trovare soluzioni straordinarie. Occorre essere creativi”. Anche il premier spagnolo Sanchez si è scagliato contro la richiesta del collega olandese.

Nella prima parte della riunione al vertice ha preso la parola a lungo contro la richiesta di Rutte di legare la governance del Recovery Fund ad un voto all’unanimità in Consiglio sull’attuazione delle riforme strutturali.

TAG: Angela Merkel, premier Conte, Recovery Fund, Rutte, UE
adv-801
Articoli Correlati