
Per il futuro dell’ex-Ilva “dieci giorni è un tempo massimo che bisogna darsi per trovare una soluzione definitiva”. Lo ha assicurato la ministra del lavoro Nunzia Catalfo parlando delle tavolo di confronto con Arcelor Mittal.
“Nelle interlocuzioni che abbiamo avuto – ha sottolineato – abbiamo affrontato sia il piano industriale sia la ripresa delle attività produttive, quindi la salvaguardia occupazionale dei lavoratori di Mittal”.
“È ovvio – secondo Catalfo – che essendo questo un asset strategico del nostro paese, e coinvolgendo migliaia di lavoratori italiani, è un punto molto importante da seguire. Abbiamo intenzione di non abbandonare, di seguire e di risolvere in maniera definitiva”.
“Non si è parlato di esuberi – ha spiegato la ministra intervenendo a Sky Tg24 Economia – si è parlato sicuramente degli strumenti della cassa integrazione, di riprendere le attività di alcuni settori dell’Ilva che in questo momento sono bloccati. Se riprende l’attività produttiva c’è la salvaguardia occupazionale”.
“Ovviamente – ha aggiunto Catalfo – tutto questo dipende dal piano industriale che ci sarà presentato e noi, con estrema attenzione, ne valuteremo la sostenibilità e la salvaguardia occupazionale”.