“Non appena la situazione sanitaria lo consente, le persone dovrebbero essere in grado di mettersi al passo con amici e familiari, nel proprio paese dell’UE o oltre confine, con tutte le misure di sicurezza e precauzionali necessarie”, ha affermato la Commissione.
La Commissione ha chiesto “un approccio comune per ripristinare la libera circolazione e abolire le restrizioni alle frontiere interne dell’UE in modo graduale e coordinato”.
La Commissione ha inoltre pubblicato linee guida per il trasporto sicuro di passeggeri e criteri per i protocolli sanitari che gli hotel e le altre forme di alloggio dovrebbero seguire per proteggere la salute degli ospiti e dei dipendenti.
In particolare, la Commissione ha sottolineato la necessità di una capacità sufficiente nei sistemi sanitari – per la popolazione locale e per i turisti – e di capacità affidabili di sorveglianza, monitoraggio e sperimentazione, nonché di tracciabilità dei contatti.
La Commissione ha inoltre insistito sulla possibilità di utilizzare i buoni in caso di annullamento dei biglietti di trasporto o dei pacchetti turistici, spingendo a renderli più attraenti dei rimborsi in contanti per gli operatori turistici che necessitano urgentemente di liquidità.
I buoni accettati liberamente devono essere protetti dall’insolvenza dell’emittente, avere un periodo di validità minimo di 12 mesi ed essere rimborsabili dopo un massimo di un anno se non vengono utilizzati.
I viaggiatori dovrebbero inoltre disporre di sufficiente flessibilità, consentendo loro di mantenere lo stesso itinerario di viaggio con condizioni di servizio identiche o di stipulare un contratto di pacchetto turistico che prevede lo stesso tipo di servizi o di qualità equivalente. I voucher dovrebbero anche essere trasferibili a un altro viaggiatore.