“Le chiediamo di valutare la possibile necessità di misure ancor più rigorose di sospensione delle attività non essenziali in questa fase per il nostro Paese”. Lo scrivono Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo nella lettera al premier Giuseppe Conte con la quale chiedono di riaprire il confronto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro alla luce dell’emergenza determinata dal coronavirus. Confronto attualmente in atto in videoconferenza.
Landini al Governo: ‘Evitare che la paura diventi rabbia’ – “Come ha finora fatto chiediamo al Governo un atto di responsabilità: evitare che la paura della gente si trasformi in rabbia. Per questo vanno chiuse tutte le attività che non sono necessarie!”. Lo scrive il segretario della Cgil, Maurizio Landini su Twitter.”Va fatta – spiega Landini – una norma generale e ci vogliono anche disposizioni di salvaguardia ovvero usare il buon senso di chi gestisce. Alle imprese va data la necessaria liquidità per resiste e pagare,quando riapriranno, lavoratori e fornitori”.
“Dovremo anche pensare – prosegue – a come dare forza ai nostri settori strategici mettendo in campo sia un ragionamento sulle filiere strategiche sia fondi ad hoc che le supportino. Dobbiamo dare il messaggio che ciò che oggi facciamo è per vincere la guerra contro il Covid19 ma che abbiamo già in mente il futuro. Dobbiamo valorizzare in tutti settori il lavoro a distanza. E dobbiamo anche essere in sintonia con l’andamento dell’epidemia e, ancor più importante, con il sentimento delle persone. Questo significa che le misure devono essere prese su tutto il territorio nazionale perché in quelle che ancora sembrano situazioni meno preoccupanti dobbiamo prevenire prima che peggiorino”.