‘Contro la vostra violenza, la nostra rivolta!’. E la ‘rivolta’ andrà in scena domani per le strade del centro storico di Roma in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del prossimo 25 novembre.
Nella Capitale per il quarto anno consecutivo si svolgerà il corteo “femminista e transfemminista contro la violenza patriarcale, istituzionale, economica e ambientale” organizzato dal movimento ‘Non una di Meno’ che da piazza della Repubblica si concluderà in piazza San Giovanni.
Del resto i dati delle violenze hanno ormai raggiunto livelli d’allarme: ogni 72 ore in Italia una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza, solitamente il suo partner; 3 femminicidi su quattro avvengono in casa; il 63% degli stupri è commesso da un partner o ex partner.
Le vittime della violenza di genere sono italiane nell’80,2% dei casi, e gli autori sono italiani nel 74% dei casi. E l’82% delle volte chi fa violenza su una donna non deve introdursi con violenza nell’abitazione, ha le chiavi di casa o gli si apre la porta. E’ infatti quasi sempre il compagno o un conoscente. E’ questa la fotografia della violenza di genere in Italia, emersa oggi, a Milano, nel corso della presentazione dell’iniziativa della Polizia di Stato denominata “Questo non è amore 2019” che fa il punto sul fenomeno.
Ogni 72 ore in Italia una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza, solitamente il suo partner; 3 femminicidi su quattro avvengono nell’abitazione; il 63% degli stupri è commesso da un partner o ex partner.
Sabato le donne torneranno di nuovo in piazza contro la violenza sulle donne. E lo faranno a due giorni dalla Giornata internazionale che si celebra lunedì prossimo.