
E così, una settimana dopo l’ATP 500 di Basilea, ci ritroviamo davanti ad una storia che si ripete: il campione affermato travolge in due set un giovanissimo rivale.
Questa volta siamo a Parigi, per l’ultimo Master 1000 della stagione prima delle Finals di Londra, e, al posto di Roger Federer e Alex De Minaur abbiamo Novak Djokovic e Denis Shapovalov. Il copione, però, rimane invariato ed il serbo sconfigge agevolmente, con il punteggio di 63 64, il talento canadese, reduce, due settimane fa, dal suo primo titolo ATP nell’Indoor di Stoccolma.
Per Nole si tratta della quinta vittoria in questo torneo, dopo i successi del 2009, 2013, 2014 e 2015, e del secondo Master 1000 della stagione dopo Madrid. Con questo titolo, inoltre, eguaglia il record di 77 trofei in carriera di John McEnroe e continua la sua avventura nel mondo del tennis.
In tutta la settimana, inoltre, non ha ceduto nemmeno un set e, oltre a dar prova di trovarsi in un’ ottima forma fisica e mentale, ha anche dimostrato di essere nettamente superiore ai suoi avversari nei momenti più importanti e di alta tensione, come nei tie-break e durante le palle break. Tutti questi sono segnali assolutamente positivi in vista delle Finals, dove partirà come favorito.
Djokovic cede però il trono di numero uno al mondo allo spagnolo Rafael Nadal, costretto tra l’altro al ritiro prima della semifinale contro Shapovalov. Nella capitale inglese, però, il serbo farà di tutto per riconquistare la vetta del ranking ATP, anche perché la partecipazione all’evento di Rafa è ancora indubbia.
Ogni scenario è adesso possibile e per il tennis italiano, proprio questa settimana, è appena accaduto qualcosa di straordinario: Matteo Berrettini è riuscito ad accedere alle ATP Finals di Londra (torneo in cui competono gli otto migliori giocatori della classifica). L’ultimo italiano approdato al medesimo traguardo fu Corrado Barazzutti la bellezza 41 anni fa.
E pensare che in tempi non molto lontani nessuno avrebbe scommesso nell’impresa del tennista romano, che solamente un anno fa chiudeva la stagione in 54° posizione.