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J. K. Rowling: la scrittrice che nella disperazione crea e conquista

| 17 Ottobre 2019 | CINEMA, CULTURA

Joanne Rowling, nota anche con lo pseudonimo J. K. Rowling, scrittrice e sceneggiatrice britannica è conosciuta in tutto il mondo per la saga dei romanzi di Harry Potter, che arriva al successo nel 1997 con il primo libro “Harry Potter e la pietra filosofale” e si conclude con il settimo racconto “… i Doni della Morte”, nel 2007.

Il racconto avvincente e originale, in uno stile “fantasy”, ambientato tra la fine del 19. e il 20. secolo, narra le vicende di un Mondo magico nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, con il giovane mago protagonista Harry Potter. La storia fantasiosa e avvincente dell’orfano e maltrattato Harry, si sviluppa in parallelo al mondo reale dove gli studenti di magia per raggiungere la scuola ed essere trasportati in un’altra dimensione, prendono “il treno Espresso per Hogwarts al “binario 9 e ¾ della stazione di King’s Cross a Londra”, che conduce in un castello misterioso, sperduto tra le montagne.

La trama fantasiosa, coinvolge i lettori entusiasti e diventa un successo planetario con la trasposizione cinematografica, che ispira la serie di film, e con un incasso di quasi otto miliardi. I libri vengono tradotti in ottanta lingue e venduti circa cinquecento milioni di copie. Il nome della Rowling diventa in poco tempo tra gli scrittori più conosciuti e premiati, persino dalla Regina Elisabetta II. Riesce con la sua bacchetta magica, pozioni e incantesimi a diventare la seconda donna più ricca del Regno Unito. Una magia. I suoi racconti sono un fenomeno letterario, dal primo libro citato, a Harry Potter e la camera dei segreti, al “… prigioniero di Azkaban”, “… il calice di fuoco”, “… l’Ordine della Fenice, “… il principe mezzosangue”, fino all’ultimo. Scrive in seguito anche altri racconti come Il richiamo del cuculo, La via del male, Il seggio vacante, Gli animali fantastici: dove trovarli, Buona vita a tutti.

Joanne Rowling, nasce a Yate il 31 luglio del 1965, e sin dall’infanzia dimostra una particolare fantasia e passione per la scrittura, componendo delle “brevi favole”, che legge in famiglia. Vive prima a Sodbury, dove stringe amicizia con un fratello e una sorella Potter, cognome poi usato nella saga e che preferisce al suo. Si sposta poi in un piccolo paese Dean, e negli anni di studio le materie preferite sono la letteratura e le lingue. Dopo la laurea lavora a Londra come ricercatrice e traduttrice per Amnesty International e proprio in questo periodo, viaggiando in treno che nasce l’idea su Harry Potter e la struttura del racconto. Non soddisfatta, si sposta a Oporto in Portogallo, come insegnante della lingua inglese, dove incontra e sposa il giornalista Jorge Arantes, da cui nasce la prima figlia Jessica nel 1993. Si separano nello stesso anno e Joanne, con la figlia lascia il Portogallo per raggiungere la sorella a Edimburgo, città dove vive tuttora.
In questo periodo trascorre la fase più difficile della sua vita, in uno stato d’animo fallimentare, disoccupata e in miseria si mantiene a stento con i sussidi statali. Spesso la scrittrice parla delle difficoltà vissute allora, e della forte depressione, tanto da pensare più volte di farla finita. Sembra che solo il pensiero della figlia l’aiuti ad andare avanti, convinta che sia l’unica cosa bella e che probabilmente avrebbe perso anche lei, “…era una sorpresa ogni mattina vederla ancora viva”. Pensa ” che non sarebbe mai più stata felice o spensierata”. Si convince che qualsiasi cosa avesse intrapreso, sarebbe andata male. A sostenerla per superare questa forte depressione è il suo medico, che organizza degli incontri con un terapeuta per aiutarla. Anche la scrittura diventa la sua ancora e appena la bambina si addormenta, si arma di penna e ne approfitta per perdersi tra i suoi mondi e renderli visibili agli altri. Il primo libro, non potendo sostenere la spesa della luce, lo scrive quasi tutto nel pub del cognato “The Elephant House”, ormai diventato un luogo di approdo per lettori entusiastici e curiosi.

La Rowling nel 1995 propone il suo racconto a molti agenti letterari e trova una conferma in Christopher Little, che accetta di diventare il suo agente, proponendo il libro a dodici case editrici, che lo rifiutano considerandolo “troppo lungo”. Nel 1997 per fortuna una piccola casa editrice, la Bloomsbury, accetta di pubblicare l’opera, con uno pseudonimo J. K. Rowling, per non identificarla e magari penalizzarla con un nome femminile. La consonante K. inserita dall’autrice sono le iniziali della nonna Kathleen, non il suo secondo nome. Dopo qualche anno la Scholastic”, “acquista i diritti del romanzo e lo pubblica nel 1998 negli Stati Uniti, riscuotendo immediato successo”. E’ un’ascesa inarrestabile per un autore sconosciuto e privo di qualsiasi influenza nel campo dell’editoria. Diventa in poco tempo tra le cento persone più ricche e influenti del mondo, ma si dimostra sempre molto attenta ai bisogni dei più disagiati, donne e bambini, donando centoventi milioni di euro nel 2011 con un “Fondo fiduciario per i più deboli”. Inoltre, ha contribuito con una donazione di dieci milioni di sterline, alla costruzione di un Centro di ricerca per la Sclerosi multipla, all’Università di Edimburgo, in onore della madre morta a quarantacinque anni, per la stessa malattia. Per quanto riguarda la vita sentimentale, la scrittrice nel 2001 ha sposato il medico Neil Murray, da cui ha avuto altri due figli. E vive oggi, in un palazzo del 17. secolo verso la periferia di Edimburgo, sembra che l’abbia acquistato vedendo appena due camere delle trentuno disponibili.

Tra le particolarità, il primo racconto lo ha scritto a soli sei anni e il personaggio letterario preferito è Jo di “Piccole donne” e l’autrice invece Jane Austen. Ama scrivere a mano, il basket, il pop, il rock, il punk, la cantante Siouxsie Sioux e i The Smiths. Nella saga s’ispira per i suoi personaggi a quelli reali conosciuti a scuola, come il preside che diventa Albus Silente e il professore di biologia in Severus Piton. Invece Hermione è “modellato su se stessa”. Pubblica nel 2012 “Il richiamo del cuculo”, un giallo con lo pseudonimo Robert Galbrait. Invece, la stazione e il binario scelti dall’autrice, sono un ricordo romantico, del primo incontro avvenuto tra i suoi genitori, James e Anne, che si sposano un anno dopo essersi conosciuti e restano uniti fino alla morte della madre. Stephen King colpito dalla sua fervida mente sostiene che  “La sua immaginazione dovrebbe essere assicurata presso i Lloyds di Londra per due o tre miliardi di dollari”. La Rowling ha dimostrato coraggio e determinazione in un periodo difficile della sua vita, in cui sarebbe stato facile abbandonarsi a leggere e passeggere evasioni. Invece, nel dolore ha cercato di recuperare un sogno e con tenacia, farlo diventare realtà. Un esempio il suo, non solo di bravura, ingegno e immaginazione, ma anche di grande umanità, trasformando la sofferenza in nuove e costruttive energie. La mente in un luogo di fermentazione, che dal nulla riesce, sognando, intessendo, sperando a emergere vittoriosa, in mondi fantastici e nuovi, rendendo il dolore, un valore necessario di evoluzione e la marcia decisa verso il mondo.

E come lei stessa sostiene: “Non abbiamo bisogno della magia per cambiare il mondo: abbiamo già dentro di noi tutto il potere di cui abbiamo bisogno, abbiamo il potere di immaginare le cose migliori di quelle che sono.”

TAG: cinema, film, Harry Potter, Joanne Rowling, libri, scrittori
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