La notizia viene pubblicata oggi ma la vicenda risale alla settimana scorsa, quando ad una bambina delle scuole elementari di Minerbe, in provincia di Verona, in mensa gli viene servito una scatoletta di tonno e un pacchetto di crecker.
A differenza dei suoi compagni, la bambina di origine straniera, avrebbe ricevuto un pasto diverso perché i genitori non sono in regola con il pagamento dei buoni pasto. L’episodio è stato denunciato dalla segreteria provinciale del Partito Democratico, che parla di “scelta discriminatoria” da parte dell’amministrazione comunale a guida leghista.
La scelta sarebbe stata concordata tra i gestori della mensa e il Comune, di cui è sindaco il leghista Andrea Girardi, dopo tanti sollecitati al pagamento verso la famiglia. Una decisione che avrebbe anche turbato la piccola, che ha pianto quando si è vista servire un pasto diverso, e ridotto, dai compagni.
Altri casi del genere si sarebbero verificati anche alla fine del 2018, e in qualche caso le insegnanti avrebbero rinunciato al proprio pasto per darlo ai bambini indigenti.