
Il presidente americano Donald Trump non deve aver preso bene le dimissioni del segretario alla difesa James Mattis il quale ha lasciato l’incarico la scorsa settimana dopo che il presidente decise il ritiro delle truppe di terra dalla Siria. Sulle dimissioni del segretario alla difesa abbiamo scritto un articolo che potete leggere cliccando qui.
Mattis comunicò la sua decisione a Trump con una lettera in cui scrisse che sarebbe rimasto alla guida del suo dipartimento fino al prossimo 28 febbraio per dare tempo alla Casa Bianca di trovare un valido sostituto. Ma il tycoon dev’essersi parecchio irritato poiché ha deciso di licenziare Mattis con due mesi di anticipo rispetto a quanto da lui dichiarato nella sua lettera. Il 31 dicembre sarà l’ultimo giorno di James Mattis a capo del Pentagono. A partire dal 1° gennaio Patrick Shanahan, attualmente vice di Mattis, assumerà l’incarico di segretario alla difesa ad interim.
“Sono lieto di annunciare che il nostro molto talentuoso vice segretario alla difesa Patrick Shanahan assumerà il titolo di segretario alla difesa ad interim a partire dal 1° gennaio 2019” ha annunciato Trump con un post su Twitter. Una delle ragioni alla base delle dimissioni di Mattis era l’atteggiamento poco rispettoso tenuto dal presidente nei confronti degli alleati, in particolare gli europei della Nato. Secondo il segretario alla difesa l’egemonia globale americana non può prescindere dal solido rapporto di alleanza politica e militare che da decenni lega gli Stati Uniti all’Europa. Trump ha ribattuto dicendo che gli alleati sono sì molto importanti ma “non quando si prendono vantaggio degli Stati Uniti”.
Patrick Shanahan, 56 anni, si presenta con un curriculum radicalmente diverso da quello del suo predecessore. Mattis, 68 anni, ha avuto una carriera militare lunga più di quattro decenni. Ha partecipato all’operazione Desert Storm, nell’ambito della guerra del Golfo del 1990-91, guidando un battaglione di marines con il grado di tenente colonnello. Durante l’invasione dell’Afghanistan del 2001 Mattis, promosso al grado di colonnello, ha comandato un reggimento di marines mentre durante l’invasione dell’Iraq del 2003 ha comandato la 1° Divisione Marines come generale maggiore. È andato in pensione nel 2013 dopo aver ricoperto incarichi anche nella Nato. Shanahan, a differenza del suo predecessore, non ha intrapreso la carriera militare né ha prestato servizio nelle forze armate. In compenso può contare su una lunghissima esperienza nella multinazionale Boeing che oltre ad essere leader nel settore della produzione di aerei di linea per civili, produce anche aerei militari tra cui il famoso e longevo B-52 Stratofortress, un bombardiere strategico di grandi dimensioni in servizio all’aeronautica militare americana dagli anni Cinquanta. Boeing produce anche razzi e missili ed è tra i principali fornitori delle forze armate statunitensi. Shanahan ha lavorato per Boeing, ricoprendo diversi incarichi dirigenziali di alto livello, dal 1986 al 2017 quando venne nominato vice segretario alla difesa.
Ricordiamo che Shanahan assumerà il ruolo di segretario ad interim (acting secretary) e quindi il suo incarico dovrebbe essere limitato al tempo necessario per trovare un nuovo segretario.