Al Camp Nou è di scena il match più atteso dell’anno nella Liga, tra Barcellona e Real Madrid. Il classico è sempre stato una gara che ha tenuto i telespettatori incollati alla tv per guardare Ronaldo contro Messi, Pique contro Ramos, Bale contro Neymar. Il classico di ieri ha perso però due protagonisti essenziali come il portoghese, andato alla Juventus, e l’argentino, infortunatosi nell’ultimo match di campionato.
Pronti via e dopo solo 11 minuti è Coutinho a sbloccare la gara. L’ex Liverpool sfrutta una dormita della difesa dei Blancos che lo lasciano tutto solo in area di rigore e non può far altro che spingere in porta l’assist di Jordi Alba. Alla mezz’ora Varane tocca Suarez dietro la caviglia, il calciatore del Barca cade e l’arbitro, dopo aver consultato il VAR da calcio di rigore. Dal dischetto va l’uruguagio che tira un rigore perfetto che Courtois intuisce ma non può arrivare a prendere ed è 2-0 Barca. Nel secondo tempo il Real resetta il cervello e riaccorcia subito le distanze con il gol di Marcelo. Cinque minuti piu tardi Modric va vicinissimo al gol del pari ma colpisce un palo che gli nega la gioia. Da quel momento in poi il Real spegne l’interruttore, nuovamente, ed è buio totale con Suarez che gira di prima, di testa, la palla di Sergi Roberto e fa 3-1. Poi ancora Suarez, su una palla persa da un irriconoscibile Sergio Ramos, sfrutta l’assist ancora di Sergi Roberto e con un pallonetto delizioso fa 4-1. C’è tempo per servire la manita, all’87° chiude i giochi, l’ex Bayern Arturo Vidal, che sfrutta il croos di Dembelè e fa 5-1.
Finisce uno dei Classici meno combattutti degli ultimi anni. Un Real Madrid a cui manca carattere, agonismo, cattiveria e forza mentale. I Blancos sono inguardabili e cadono al Camp Nou contro un Barcellona che negli ultimi tempi è molto lontano da quello di Guardiola che consegnò la manita a Mourinho. Il Real scivola al 9° posto, a 7 lunghezze dal Barca primo. Un inizio di campionato disastroso, con Lopetegui sempre più vicino ad un esonero quasi certo.