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Gioco d’azzardo in calo tra i giovani

| 12 Maggio 2017 | ATTUALITÀ

E’ da molto tempo che ci occupiamo del gioco d’azzardo che tra l’altro vede una fascia di giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni che giocano d’azzardo, passati dal 47% negli anni 2009-2011 a meno del 40% pari ad un milione di adolescenti. Un calo che mostra la validità delle azioni di prevenzione messe in campo ma che non deve far abbassare la guardia anche perché dei ragazzi che giocano molti sono minorenni. E’ un dato che emerge dallo studio condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), coordinato da Sabrina Molinaro, sulla diffusione del gioco d’azzardo fra gli studenti tra i 15 e i 19 anni nel 2016.

Si registra anche un calo dei giocatori con un profilo di gioco definibile a rischio e problematico: i primi sono passati dal 14-15% negli anni 2009-2010 all’11% nel 2016, mentre negli stessi anni i problematici sono scesi dal 9% all’8%. Il 58% dei giovani giocatori nell’ultimo anno ha giocato non più di una volta al mese, il 24% meno di una volta a settimana, il 7% con ancora maggiore assiduità. A essere coinvolti sono maggiormente i maschi, 50% contro il 30% delle coetanee, e le prevalenze in entrambi i generi crescono progressivamente con l’età, passando dal 34% dei 15enni al 40% dei 17enni, fino al 47% dei 19enni”.

Le cifre restano comunque importanti considerato tra l’altro che per i minorenni il gioco d’azzardo è illegale e si legano all’estrema facilità con cui i giovanissimi riescono a entrare in contatto con i luoghi adibiti. Tra i giochi scelti dagli adolescenti troviamo in prima posizione i meno dispendiosi Gratta&Vinci, preferiti anche dalle ragazze, seguiti da scommesse sportive, Bingo, Totocalcio, Lotto, New slot machine/Vlt (Video lottery terminal) e casinò on line. Focalizzando l’attenzione sui luoghi frequentati, il 37% dei giovani giocatori riferisce di aver giocato presso bar/tabacchi e una quota analoga da casa, in entrambi i casi con preferenza soprattutto delle femmine; rispettivamente 41% e 43% contro 34% e 33% dei ragazzi. Il 29% ha giocato presso le sale scommesse e l’11% nelle sale giochi, luoghi questi frequentati soprattutto dai maschi; 42% e 13% contro 6% e 7% delle ragazze.

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Resta alta l’attenzione per il gioco d’azzardo via web praticato in solitudine e senza il controllo degli adulti. Ha coinvolto il 20% dei giocatori per un totale di circa 200 mila studenti tra i quali troviamo la maggioranza di quelli con comportamento di gioco problematico, il 63%, una quota significativa di quelli a rischio, il 31%, e una percentuale molto inferiore dei cosiddetti giocatori sociali o non problematici, il 13%. Le New slot machine/Vlt e il Poker texano sono i giochi considerati più rischiosi in assoluto, infatti oltre il 50% degli studenti ritiene che giocarci spesso possa causare problemi dal punto di vista economico. Le scommesse sportive detengono il secondo posto nella percezione del rischio, mentre il 20-24% di studenti attribuiscono un grado elevato di rischio a Gratta&Vinci, al Lotto e alle scommesse sportive. È da evidenziare che sono i giochi maggiormente praticati ad essere considerati meno pericolosi.

Se permane l’esigenza del controllo, specialmente di quello genitoriale per il gioco online, le tendenze in diminuzione dimostrano proprio l’efficacia delle azioni preventive attivate. Il calo della percentuale di studenti giocatori può essere attribuito all’ampliamento delle attività specifiche di prevenzione operate da scuola, famiglia e altre agenzie responsabili dell’educazione dei giovani. Oltre ad essere stato attivato il numero verde per il gioco d’azzardo patologico che va ad affiancarsi ai servizi per le dipendenze delle aziende sanitarie locali è aumentata la quota d’istituti scolastici superiori che ha attivato interventi per la prevenzione al gioco: dal 4% del 2009 al 27% del 2016.

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