Afghanistan, Trump sgancia la bomba più potente di sempre

Una bomba dalla potenza inaudita, in grado di disintegrare fino ad un’ampiezza di centinaia di metri e dal peso di circa 10 tonnellate. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato di sganciarla sull’Afghanistan, con lo scopo di colpire l’Isis nelle sue probabili fondamenta.

È stata scagliata presso l’area di Nangarhar, nel distretto di Achin, ed è un ordigno appartenente alla categoria dei MOAB. La sua potenza è considerata davvero spaventosa, tanto da essere stata soprannominata con l’eloquente appellativo di madre di tutte le bombe. Molto probabilmente, prima di oggi non è mai stata utilizzata in battaglia. Il suo costo stimato sfiora i 15 milioni di dollari e il suo sviluppo risale all’epoca della guerra in Iraq. È considerata come l’ordigno più potente, subito al di sotto della bomba atomica.

Lo spaventoso evento è avvenuto alle 19 (ora locale). Trump non ha nascosto la sua soddisfazione per un’iniziativa del genere. “Un altro grande successo. – afferma il presidente degli USA – Sono orgoglioso dei miei soldati. Hanno totale carta bianca sulla loro azione”. Contento anche il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer, che ha parlato di una bomba adoperata per “colpire grotte e tunnel occupati dalle milizie dell’Isis”. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di prendere tutte le precauzioni necessarie per “evitare le vittime civili ed ogni tipo di danno collaterale”.

Gli effetti devastanti di una MOAB non si limitano alla sua pura capacità di deflagrazione. È anche una vera e propria arma psicologica e genera onde d’urto dalla potenza straordinaria, capaci di disintegrare persone e strutture dall’elevata solidità. È munita di un sistema basato sul GPS satellitare e la sua detonazione si concretizza pochi secondi prima che tocchi la terra ferma, riconosciuta tramite una coppia di sensori situati in corrispondenza della punta. Semplicemente devastante.