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Milano: I Milanesi Rivogliono Agorà, Simbolo Del Pattinaggio

| 15 Luglio 2024 | ATTUALITÀ, EDITORIALE, IL FORMAT, INCHIESTE, NOTIZIE, REPORTAGE, SPORT

Perché Milano, città delle Olimpiadi invernali, non vuole il palazzo del ghiaccio Agorà?

L’Agorà è ormai chiuso da quasi due anni e, senza una soluzione concreta all’orizzonte, si prospetta la fine del pattinaggio a Milano. La chiusura improvvisa del Palaghiaccio di via dei Ciclamini ha lasciato un vuoto enorme nel cuore degli appassionati di pattinaggio e dei milanesi. Il motivo? Bollette alle stelle che hanno reso insostenibile la gestione dell’impianto. Questa situazione ha colpito duramente ben 1.500 atleti, proprio quando le Olimpiadi di Milano Cortina sono alle porte.

Tra i più colpiti ci sono le pattinatrici della Ladybirds Milano Synchro Academy che, nonostante la partecipazione ai Mondiali junior di quest’anno in Svizzera, da due anni si trovano senza una pista dove allenarsi. “È assurdo che nella Milano olimpica non esista più un palaghiaccio”, commentano sconfortate. La chiusura dell’impianto le ha costrette a intraprendere un vero e proprio pellegrinaggio per la Lombardia, alla ricerca di strutture che possano ospitarle per gli allenamenti. Frequentano l’Accademia del Ghiaccio a San Donato Milanese, l’Icelab Forum di Assago e l’Icelab di Bergamo. Le loro sessioni di allenamento, quindi, spesso iniziano solo dopo le 21, costringendole a tornare a casa ben oltre la mezzanotte. Per alcune trasferte, come quelle a Bergamo, è necessario noleggiare un pullman, aggiungendo ulteriori costi e complicazioni logistiche. Circa 40 atlete non ce l’hanno fatta a sostenere questo ritmo estenuante e hanno abbandonato. “È triste depauperare così un patrimonio sportivo e sociale proprio a ridosso delle Olimpiadi”, affermano. Molte delle ragazze che ancora resistono si arrangiano a studiare sui mezzi pubblici durante i lunghi spostamenti, cercando di conciliare la passione per il pattinaggio con gli impegni scolastici. Ma vi sembra logico?

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Un anno fa, il Comune ha approvato la candidatura di ICELAB per la gestione temporanea dell’Agorà di Milano, un primo passo verso la possibile risoluzione di questa emergenza sportiva e sociale. Tuttavia, i lavori non sono ancora iniziati perché il Comune non ha ancora sbloccato i fondi necessari per finanziare le opere di ristrutturazione. La burocrazia e i rallentamenti amministrativi stanno ulteriormente ritardando la riapertura dell’impianto, aumentando l’incertezza e le difficoltà per le atlete e gli appassionati.

Questa situazione sta creando un grave danno non solo per le atlete della Ladybirds, ma per l’intera comunità sportiva milanese. “Meglio ragazzi per le strade invece che allo sport?”, si chiedono sconsolati gli appassionati di pattinaggio e i milanesi. L’assenza di una struttura dedicata porta inevitabilmente a un aumento del tempo libero trascorso senza una guida e una disciplina sportiva, con tutte le conseguenze negative che ne derivano.

La frustrazione cresce anche a causa del silenzio e della mancanza di azione da parte dell’assessore allo Sport, Riva. Nonostante le numerose richieste di intervento, Riva non ha ancora fornito risposte concrete né mostrato alcun impegno per risolvere la situazione. La comunità sportiva attende con ansia una soluzione concreta e tempestiva, sperando che l’assessorato allo Sport finalmente prenda in mano la questione e garantisca un futuro stabile per le atlete e per tutti gli appassionati di pattinaggio a Milano.

TAG: # agorà, #FISG, #icelab, #ladybirds Milano syncro academy, #martina Riva, Milano, pattinaggio
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